18 Maggio 2025

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  • FLORIDIA. “STOP AI RIFIUTI: LA PAZIENZA E’ FINITA, D’ORA IN POI, TOLLERANZA ZERO”

    FLORIDIA. “STOP AI RIFIUTI: LA PAZIENZA E’ FINITA, D’ORA IN POI, TOLLERANZA ZERO”

    Dopo svariati appelli sui social, il sindaco di Floridia, Marco Carianni, accelera nella sua azione tecnica contro l’abbandono dei rifiuti. “Non avremo più alcuna tolleranza nei confronti di chi prosegue nell’abbandono delle immondizie”. Un plauso era dovuto alla Polizia Municipale, e così è stato: L’azione preventiva si era estesa anche ai territori viciniori, con grande dispendio di energie. “Nel mese di gennaio 2025 – prosegue Carianni – in seguito ai controlli svolti sul territorio dagli agenti della Polizia Municipale, sono stati denunciati penalmente cinque soggetti proprio per l’abbandono di rifiuti.

    “I trasgressori sanzionati – approfondisce –   sono stati individuati grazie ai dispositivi di videosorveglianza dell’Amministrazione ed obbligati anche alla rimozione dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi”.  Adesso l’ulteriore stretta: “La lotta all’abbandono dei rifiuti – dice il sindaco – deve riguardare tutti i cittadini. I positivi risultati sono il frutto del lavoro della comandante della Polizia Municipale e di tutti gli agenti. Il decoro e la pulizia della città di Floridia dipendono da tutti noi e per questo occorre rispettare le regole, sensibilizzando tutti. Non siamo più disposti a tollerare determinati comportamenti nocivi sia per i residenti delle zone interessate, sia per l’ambiente”. Quindi la chiosa: “Solo se lavoreremo in modo unitario potremo davvero crescere come comunità”.

    R. R.

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    Mi piace il tuo QR-code

    RIFLESSIONI ALLA RINFUSA SULLA QUOTIDIANITA”

    Siamo un Qr-code verde, leggermente elettrico. Il nostro nome “mai nessun saprà”: è proibito pronunciarlo. Molto meglio scansionarlo con passione, strofinandoci i chip più matti. E d’altronde, dimmi, senza quel quadratino sul braccio, meraviglioso dei suoi milioni di punti neri, tu, realmente, chi saresti? Io non potrei riconoscerti e, quindi, non uscirei con te. Oh, guarda, piuttosto vado su una dating-app (fa figo usare parole straniere dappertutto: per i boomers, significa “applicazione per appuntamenti), dove almeno c’è un codice. Sì, con un codice so chi tu realmente sia, quali perversioni hai, le tue medicine, i tuoi tic. Non mi serve abbracciarti o respirarti. Un tempo, forse. Ma oggi è pericoloso dar scandalo: è come andare sotto la pioggia e beccarsi un’influenza fuorilegge. O come stare al Sole a pelle nuda, su una spiaggia lattiginosa. Allora che fai, ti aspetto? Prendi l’auto per venire da me, ché sto uscendo per una ricarica: fermati alla prima colonnina, quella artificiale. Spero di non incendiarmi nell’attesa del tuo download. Al limite, ci facciamo un refresh virtuale nel green del mio conto in red.

  • FLORIDIA. LA “Passio” DI LANGLOIS “UN TESTO DURO, INTENSO VERO”

    FLORIDIA. LA “Passio” DI LANGLOIS “UN TESTO DURO, INTENSO VERO”

    disse il compianto Sebastiano Lo Monaco, durante l’indimenticabile “Bella Passione” portata in scena nel 2017

    Sulle note di Antonio Granata, riecheggia ancora, una serata memorabile ricreata dallo scritto del misticoLanglois, il prete che non si spaventava di una penna.
    “Rompi il tuo silenzio, dimmi chi sei”. L’incipit della possente voce di Sebastiano scuote ancora le coscienze. Recitò Langlois, il Cileno che non aveva mezzi termini nella cronaca. “Dici di avere la verità, ma che cos’è la verità? Il silenzio, la verità è lui? Nessuno ha mai parlato così. La verità? Basta con la metafisica! Basta con la mistica! Io non sono un mistico greco, non sono un poeta, sono un politico! Per questo faccio il procuratore in questo paese”. Il Sagrato di Sant’Anna si scosse. Non era aduso a testi così rivoluzionari. Il nostro grande attore, sì, da gran ricercatore qual era, qual è, ci lascia in eredità quelle vibrazioni tristemente attuali mentre soffiano, prepotenti, venti di odio, di vendetta, di sopraffazione. 

    Guarda il video di 2minuti del 13-04-2017

    “Quest’uomo è innocente – recitò commosso – ma non sa cavarsela”. L’uomo innocente, ancora lui. “Io non trovo in costui alcuna sovversione perché dovrei crocifiggerlo?”. Tentò di contrastare i ripetuti “Crocifiggilo!” della folla”. Eppure, “il suo Verbo si fece carne, carne della carneficina di Aushwitz, carne ebrea all’ingrosso, carne delle scuole elementari, carne convertibile in grasso, convertibile in silenzio degli arcipelaghi, carne della follia delle “Folies Bergère”, carne dei suicidi sui fiumi, carne dei feti abortiti per la cosmetica, carne di Gesù che muore, carne della ingegneria genetica, carne dell’infermità mentale, carne delle radiazioni atomiche, per l’immensità di Dio”.

    Il largo, mesto, vibrare dell’orchestra diretta dal Maestro AntonioGranata, incornicia una serata che oltrepassa il tempo. “La via crucis – canta, recitando – ha una lunghezza esatta di 500 metri. I più lunghi della Creazione. La teoria della relatività ammutolisce di fronte a questa distanza. La croce ha un peso esatto di 70 chili. Questi 70 chili sono i più pesanti dell’Universo, che gravita intorno a questa croce: la forza con cui Gesù la abbracciò, non è esprimibile. Un lavoro cosmico non misurabile”. 

    Il tempo è relativo, perché quell’ascesa continua, pur se fra mille venti di fuoco. E il grande attore, si fermò, insieme allo scrivente, al maestro, esausti, dopo la serata, sotto l’arco della Chiesa e disse: “Io non so, spero, cerco, ma è troppo grande tutto questo”. Parole che serbiamo nel nostro cuore, afferrando la speranza, la ricerca, la grandezza dell’Uomo. E riflettemmo su queste parole dello scrittore cileno: “L’essere umano”, ha la dolorosa capacità di vivere senza interrogarsi sul senso della vita, e può trascorrere anni in quello stato di vuoto. Ma quando il dolore irrompe nella tua vita, allora diventa difficile sfuggire alla grande domanda sul significato del dolore. Perché non è degno dell’uomo soffrire come bestie, cioè con ruggiti e senza domande.” Il resto è ancora da scrivere. Le musiche della “Bella Passione” sono dell’amico Antonio Granata, anima della rappresentazione portata in giro per l’Italia. “Sebastiano manca, se n’è andato troppo presto – dice oggi Granata – è l’unico Pirandello che avevamo qui”.

  • FLORIDIA. “LIBERTÀ DI STAMPA DOVE SEI?”

    FLORIDIA. “LIBERTÀ DI STAMPA DOVE SEI?”

    Stamane sono stato chiamato per redigere un pezzo da alcune madri, preoccupate per i figli al freddo. Sono accorso subito, come è mia consuetudine professionale. Di fatto, il pezzo mi è stato successivamente impedito, non direttamente da loro, perché ‘dava fastidio’ all’immagine delle scuole. Riflessioni. Ognuno, nella propria vita abbia il coraggio delle proprie azioni. Se, da un lato, mi lusinga esser così temuto, sì da suscitare un improvviso intervento di chi avrebbe già dovuto operare non Oggi, ma molto prima, dall’altro resta l’amarezza di chi compie il proprio dovere senza alcun timore. Credo che oggi, in questo piccolo teatrino, un altro pezzetto di libertà di stampa si sia staccato. Complimenti
    Roberto Rubino

  • CASSARO. “LUNEDI’ AL VIA I LAVORI PER LA RIAPERTURA DELLA PORTA DI PANTALICA”.

    CASSARO. “LUNEDI’ AL VIA I LAVORI PER LA RIAPERTURA DELLA PORTA DI PANTALICA”.

    “Ne ho discusso da poco col commissario del Libero Consorzio, Floreno – premette – . Da lunedì partiranno le attività volte alla messa in sicurezza della sp45. Successivamente si provvederà alla rimozione dei massi. Non possiamo sapere nulla sui tempi tecnici, l’importante è che si parta”. È un buon viatico per Pantalica, fra i primi siti Unesco.

    Guarda l’intervista di 2minuti Al sindaco di Cassaro Mirella Garro ⤴️

    Un “luogo dell’anima”, ancora oggetto di turismo di passaggio, che non ha ottenuto il posto che stabilmente gli competerebbe. Cosa manca, allora? “Manca – osserva la Garro – una vera sinergia fra gli organismi competenti. Occorre un ultimo passo per il rilancio dell’area: una buona viabilità è il primo di questi. E l’Italia deve farci ricordare di più in Europa per raggiungere i nostri obiettivi”.

  • LA ANGELO GUARDO FAMILY: UN SOGNO COLORATO CHE DIVENTA REALTÀ, LA LINEA DI IDROPITTURE AG

    LA ANGELO GUARDO FAMILY: UN SOGNO COLORATO CHE DIVENTA REALTÀ, LA LINEA DI IDROPITTURE AG

    Attenzione al cliente”, dice Angelo Guardo, sempre più proiettato in una dimensione creativa e d’interazione concreta. Il buon Natale del suo staff completa quella idea di “famiglia” declinata alla professionalità, della Ag Family

    Guarda il video degli auguri Ag Famili

    idropittura qualità convenienza assistenza post vendita Solarino Siracusa Canicattini Bagni Sortino Palazzolo Acreide Buccheri Buscemi Cassaro Ferla Augusta Priolo Gargallo Melilli Carlentini Lentini Francofonte Avola Noto Pachino Rosolini Portopalo di Capo Passero

  • FLORIDIA. LETTERA AL PRESIDENTE DA UN ESODATO, CHE NON PARLA SOLO PER SE’.

    FLORIDIA. LETTERA AL PRESIDENTE DA UN ESODATO, CHE NON PARLA SOLO PER SE’.

    “FATE PRESTO, LA GENTE NON PUO’ PIU’ ASPETTARE”

    Enzo Bascetta, volontario della Misericordia Floridia, lancia un appello “social”. “Il tempo è un lusso, ormai: lavoro, sanità, fisco. No a spread incomprensibili”
    Buongiorno, signor Presidente. Anzi, signori presidenti, dalla Camera al Senato, degli Enti e Agenzie varie fino all’ultimo usciere che presieda qualcosa. Sono un lavoratore stabilmente disoccupato. Nel frattempo sono un soccorritore della Misericordia di Floridia, anche se qualcuno dovrebbe soccorrere me e quelli come me: intere generazioni che il lavoro lo aspettano aiutando gli altri. Non ho grandi titoli, mi piacciono le persone schiette, anche quelle che ci governano. Abbiamo atteso tanto per farci governare e abbiamo avuto pazienza. Ora dobbiamo avere ancora pazienza. Pazienza per la dignità che ogni giorno ci costruiamo sulle strade, donando conforto. Pazienza per i costi della vita, pazienza per i tempi di attesa delle varie riforme: ogni governo, d’altronde, ne ha una da fare.

    ENZO BASCETTA-FOTO DI 2minuti notizie

    Lo so, sono inopportuno, Eccellenza; Lei mi dirà: ma tu hai un tetto, sei utile. Ed è vero, questo è già tanto. Perché sa, signor Presidente, ogni giorno noi veniamo a contatto con la sofferenza vera, con chi non riesce a mandare i figli a scuola, con coloro i quali non sanno di mercati, di azioni, di trattati e spread perché di risparmi, qui, non se ne parla. Chi ce li ha non li dà a vedere certamente al fisco. Ah, vero, anche questo avrebbe dovuto avere una riforma equa. Vedremo a cosa porterà il lavoro che il governo sta facendo. Perché è nei fatti che si vedono le cose. Perdoni se uso la parola “fatti”. Essa è collegata alla parola “tempo”. Chi comanda, il tempo, ce l’ha. Per chi deve guadagnarsi la vita, invece, il tempo è prezioso. Per un malato cronico, ad esempio, è vitale. Io non lo sono, almeno. Ma sa, ogni mattina mi alzo e vedo tante patologie e troppe contraddizioni legate ai tempi delle cure, ai materiali disponibili, alle età che devono subire attese, alle burocrazie indifferenti. La gente guarda sempre con speranza a chi sta dietro una scrivania, comodamente: a costoro basta un timbro per una cura o un diritto. Ora le chiedo ancora una volta, a nome mio e di tutta la grande classe che va dai 18 ai 65 anni, che non ci siano distinzioni. Siamo tutti giovani e tutti vecchi. Nessuno ha più certezze: si emigra a qualsiasi età, le piazze si svuotano, e questo Natale gli alberi dei vari comuni non impressionano più nessuno, ché le famiglie, troppo spesso, restano divise . Le chiedo di chiedere di non farci attendere oltre: il tempo, ogni istante passato a chiedersi “quando finirà tutto questo”, Voi, sicuramente, non lo conoscete. Se è possibile, in questo paese di raccomandazioni, visto che ho il coraggio di scriverle con Raccomandata (ovviamente), si ricordi pure di me.
    La lettera intervista ci è stata firmata oggi dallo stesso Enzo Bascetta.

  • SCUOLA. PRONTA LA BOZZA CONTRO IL CYBERBULLISMO.

    SCUOLA. PRONTA LA BOZZA CONTRO IL CYBERBULLISMO.

    Il dirigente scolastico, Mario Bonanno: “Passo essenziale, i computer, i telefoni, sono sempre più dannosi per la psiche dei ragazzi”.

    La Bozza, spiega Pavano, ripartisce le competenze sul come fronteggiare il problema: di fatto è un piano d’intervento operativo. “Ad essere interessato dal progetto – spiega Pavano – non sarà solo il “Volta”, ma altre scuole distribuite sul territorio nazionale: il “Principe di Napoli” di Augusta, un istituto superiore di Pescara, un istituto comprensivo di Venezia e l’Itis di Parma”. Il team di tecnici fornirà degli strumenti pratici ai docenti per far sì che ogni “attore” del programma possieda le effettive competenze per intervenire: dalla competenza informatica a quella legislativa, l’esperienza dovrà essere messa a disposizione per raggiungere l’obiettivo comune della lotta al cyberbullismo, che non è solo quanto appare nel web che tutti conosciamo. “Finora è stato fatto poco – afferma – ma adesso è allarme.

    Si è lavorato poco sul microbullismo, poco sul bullismo, e sul bullismo informatico ha creato tutti i presupposti perché la problematica si amplificasse su tutto il territorio nazionale”. Il testo definitivo verrà fuori a breve. “Collaboro con la dottoressa Adriana Battaglia, consigliera del ministro Bussetti – precisa – e da poco abbiamo istituito da poco un tavolo tecnico al ministero. Stiamo affrettando i tempi per costruire questa rete, al massimo entro febbraio, per presentare questo protocollo innovativo”.

    Il preside Bonanno distingue fra nuovi e “vecchi” nativi digitali: “La scuola – sostiene – ha un dovere essenziale: instillare l’etica della responsabilità, guidati da noi docenti. Col professor Pavano tentiamo un progetto efficace, in grado di dare risposte alle famiglie. Nei nuclei familiari, sempre più spesso, la questione è avvertita nella sua drammaticità. L’eccessivo contatto con la tecnologia digitale come dicono gli scienziati, può danneggiare le strutture cerebrali delle persone. Ovviamente, tutto, questo, si riflette sul compimento di una buona didattica e sul sano sviluppo dell’individuo”.

  • FLORIDIA. “LA PATRONA DI FLORIDIA RACCOGLIE SIRACUSA, I PAESI VICINI, NEL SEGNO DELLA SPERANZA”

    FLORIDIA. “LA PATRONA DI FLORIDIA RACCOGLIE SIRACUSA, I PAESI VICINI, NEL SEGNO DELLA SPERANZA”

    Importante la presenza delle banda di Floridia e di ragazzi che vogliono condividere suono, amicizia, calore. Le campane di mezzogiorno invitano alla pace, non alle divisioni in atto.

    Il grave lutto che ha colpito la città in queste ore, il giovane Thomas.
    2minutes ringrazia “Peperito Cafe’ “per la collaborazione prestata per la realizzazione del servizio.

  • FLORIDIA. LA CASA ALBERGO SI SGRETOLA.

    FLORIDIA. LA CASA ALBERGO SI SGRETOLA.
    GUARDA IL VIDEO di 2minuti ⤴️

    “Abbiamo paura ad uscir fuori. Siamo residenti, compaesani, dateci dignità”.
    L’assessore Milo Giarratana: “Lunedì farò un sopralluogo urgente”

  • SOLARINO. CREDIAMO IN QUESTO SENTIRE

    SOLARINO. CREDIAMO IN QUESTO SENTIRE

    FONDAMENTALI SALVO CRAVANO, DAMIANO FICILI, E LA SCUOLA DI DANZA TERSICORE

    Surreale, denso, passionale e crudelmente attuale il monologo di Giusi Emmanuele e Salvo Cravano sulla violenza di genere. Quella forma di cattiveria che vuole controllare, poi pressare, fino a violare, uccidere. Gli “Estroversi” hanno commosso fin dalla disposizione scenica delle donne, rintanate agli angoli della scalinata del Palazzo, al buio, con gli occhi lividi. Il dialogo fra Giusy e Salvo (Valentina e Giorgio) ha uno start adolescenziale. Valentina crede nell’amore. Come un refrain da declinare fino alla fine. Anche quando l’amore, l’abitudine alla prevaricazione, deflagrano nella violenza fisica. I dodicenni diventano adolescenti.

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    È la donna che inizia ad accettare, a subire, per amore , le iniziali differenze di genere. Non il contrario. Le poesie ricevute sono il segnale di una crescita incompiuta, ammalata. Si sposano. “La vita di coppia me la pensavo meglio” inizia a riflettere Valentina. Sul reading Giusy è attenta, esprime un timimg interiore che scandisce il silenzio sempre più cupo dell’anima, mentre Salvo , si fa abile contrappunto di questa crescente rottura. Grida, pretende, s’impone, ferisce. Rende bene l’idea dell’uomo che “non deve chiedere mai”. Si giustifica con il banale e dilaniante #telaseicercata. Amore è diventato un vocabolo nonsense. La platea ammutolisce ognuno è immerso nei propri perché. Giusy e Salvo sono riusciti a scavarsi dentro e a imprimere quelle ferite delle donne nascoste ancora da lividi indelebili.

  • FLORIDIA. “TENTATIVO DI SOTTRARRE LE DERRATE ALIMENTARI AI POVERI”

    FLORIDIA. “TENTATIVO DI SOTTRARRE LE DERRATE ALIMENTARI AI POVERI”

    Sventato il tentativo di furto di derrate alimentari dai volontari della Protezione Civile. Carmela Rizza, referente locale della sezione ‘Lucia Beltrovato’, aveva fatto presente alle istituzioni la scarsa illuminazione della piazzetta antistante al ‘Maracanà’, temendo proprio per ripercussioni come queste.

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    “Avevamo chiesto il ripristino di un minimo di luminosità sul sito, ma senza risultati”. I volontari hanno sporto denuncia alla locale tenenza. Sotto il profilo sociale, il mancato furto scopre ancor di più il degrado e il bisogno in cui la citta sprofonda sempre più. Una sorta di ‘caduta libera’, dove le politiche, le poltrone, i programmi, non possono far nulla. Impotenti e indifferenti.

  • FLORIDIA. “MI VOTU E MI RIVOTU”, CANZONE POPOLARE RILANCIA I “LA SERENATA”, ARTISTI SENZA TEMPO

    FLORIDIA. “MI VOTU E MI RIVOTU”, CANZONE POPOLARE RILANCIA I “LA SERENATA”, ARTISTI SENZA TEMPO

    Eleganti, raffinati, artigiani della musica che fanno ritornare in mente i più famosi “Buena Vista” – cantori di Cuba e delle storie d’amore delle sue spiagge – il gruppo riemerge sempre, grazie anche alla serata organizzata dalla “Focus” la scorsa settimana al Comune. Lo fa attraverso la sua voce-pilota, il soprano Manuela Infalletta, talento di casa nostra, prestata alla serenata popolare, per un momento, smettendo le vesti della Norma.

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    Formidabile la sensibilità di Enrico Caruso al contrabbasso, Domenico Calvo alla chitarra, Vincenzo Rafalà alla fisarmonica hanno creato magia nella loro scansione ritmica. Ne è lieta la Infalletta, che rimarca la loro abilità: “Tecnicamente – afferma la soprano – sono coerenti nel declinare la canzone folclorica siciliana. Hanno una spiccata conoscenza musicale, nascendo nell’alveo della trasmissione pratica del sapere. Mi raccontavano come loro imparassero a suonare come si faceva anticamente, dietro alla bottega del barbiere. E gli strumenti se li costruivano pure, come veri liutai: non hanno frequentato la canonica scuola musicale, ma hanno imparato dagli strumentisti del passato. Ovviamente nella vita fanno altri lavori: dal farmacista al settore impiegatizio. Eppure, malgrado l’asperità del testo della Balistreri, la loro accentuazione è fluida, naturale, precisa: e il finale di petto della Infalletta, nel finale “Lu voi sapiri quannu t’aju allassari?”, è struggente sintesi della sicilianità. (Il pezzo è stato registrato da 2minutes in alta qualità audio)