19 Maggio 2025

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  • FLORIDIA. “STOP AI RIFIUTI: LA PAZIENZA E’ FINITA, D’ORA IN POI, TOLLERANZA ZERO”

    FLORIDIA. “STOP AI RIFIUTI: LA PAZIENZA E’ FINITA, D’ORA IN POI, TOLLERANZA ZERO”

    Dopo svariati appelli sui social, il sindaco di Floridia, Marco Carianni, accelera nella sua azione tecnica contro l’abbandono dei rifiuti. “Non avremo più alcuna tolleranza nei confronti di chi prosegue nell’abbandono delle immondizie”. Un plauso era dovuto alla Polizia Municipale, e così è stato: L’azione preventiva si era estesa anche ai territori viciniori, con grande dispendio di energie. “Nel mese di gennaio 2025 – prosegue Carianni – in seguito ai controlli svolti sul territorio dagli agenti della Polizia Municipale, sono stati denunciati penalmente cinque soggetti proprio per l’abbandono di rifiuti.

    “I trasgressori sanzionati – approfondisce –   sono stati individuati grazie ai dispositivi di videosorveglianza dell’Amministrazione ed obbligati anche alla rimozione dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi”.  Adesso l’ulteriore stretta: “La lotta all’abbandono dei rifiuti – dice il sindaco – deve riguardare tutti i cittadini. I positivi risultati sono il frutto del lavoro della comandante della Polizia Municipale e di tutti gli agenti. Il decoro e la pulizia della città di Floridia dipendono da tutti noi e per questo occorre rispettare le regole, sensibilizzando tutti. Non siamo più disposti a tollerare determinati comportamenti nocivi sia per i residenti delle zone interessate, sia per l’ambiente”. Quindi la chiosa: “Solo se lavoreremo in modo unitario potremo davvero crescere come comunità”.

    R. R.

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    RIFLESSIONI ALLA RINFUSA SULLA QUOTIDIANITA”

    Siamo un Qr-code verde, leggermente elettrico. Il nostro nome “mai nessun saprà”: è proibito pronunciarlo. Molto meglio scansionarlo con passione, strofinandoci i chip più matti. E d’altronde, dimmi, senza quel quadratino sul braccio, meraviglioso dei suoi milioni di punti neri, tu, realmente, chi saresti? Io non potrei riconoscerti e, quindi, non uscirei con te. Oh, guarda, piuttosto vado su una dating-app (fa figo usare parole straniere dappertutto: per i boomers, significa “applicazione per appuntamenti), dove almeno c’è un codice. Sì, con un codice so chi tu realmente sia, quali perversioni hai, le tue medicine, i tuoi tic. Non mi serve abbracciarti o respirarti. Un tempo, forse. Ma oggi è pericoloso dar scandalo: è come andare sotto la pioggia e beccarsi un’influenza fuorilegge. O come stare al Sole a pelle nuda, su una spiaggia lattiginosa. Allora che fai, ti aspetto? Prendi l’auto per venire da me, ché sto uscendo per una ricarica: fermati alla prima colonnina, quella artificiale. Spero di non incendiarmi nell’attesa del tuo download. Al limite, ci facciamo un refresh virtuale nel green del mio conto in red.

  • FLORIDIA. LA “Passio” DI LANGLOIS “UN TESTO DURO, INTENSO VERO”

    FLORIDIA. LA “Passio” DI LANGLOIS “UN TESTO DURO, INTENSO VERO”

    disse il compianto Sebastiano Lo Monaco, durante l’indimenticabile “Bella Passione” portata in scena nel 2017

    Sulle note di Antonio Granata, riecheggia ancora, una serata memorabile ricreata dallo scritto del misticoLanglois, il prete che non si spaventava di una penna.
    “Rompi il tuo silenzio, dimmi chi sei”. L’incipit della possente voce di Sebastiano scuote ancora le coscienze. Recitò Langlois, il Cileno che non aveva mezzi termini nella cronaca. “Dici di avere la verità, ma che cos’è la verità? Il silenzio, la verità è lui? Nessuno ha mai parlato così. La verità? Basta con la metafisica! Basta con la mistica! Io non sono un mistico greco, non sono un poeta, sono un politico! Per questo faccio il procuratore in questo paese”. Il Sagrato di Sant’Anna si scosse. Non era aduso a testi così rivoluzionari. Il nostro grande attore, sì, da gran ricercatore qual era, qual è, ci lascia in eredità quelle vibrazioni tristemente attuali mentre soffiano, prepotenti, venti di odio, di vendetta, di sopraffazione. 

    Guarda il video di 2minuti del 13-04-2017

    “Quest’uomo è innocente – recitò commosso – ma non sa cavarsela”. L’uomo innocente, ancora lui. “Io non trovo in costui alcuna sovversione perché dovrei crocifiggerlo?”. Tentò di contrastare i ripetuti “Crocifiggilo!” della folla”. Eppure, “il suo Verbo si fece carne, carne della carneficina di Aushwitz, carne ebrea all’ingrosso, carne delle scuole elementari, carne convertibile in grasso, convertibile in silenzio degli arcipelaghi, carne della follia delle “Folies Bergère”, carne dei suicidi sui fiumi, carne dei feti abortiti per la cosmetica, carne di Gesù che muore, carne della ingegneria genetica, carne dell’infermità mentale, carne delle radiazioni atomiche, per l’immensità di Dio”.

    Il largo, mesto, vibrare dell’orchestra diretta dal Maestro AntonioGranata, incornicia una serata che oltrepassa il tempo. “La via crucis – canta, recitando – ha una lunghezza esatta di 500 metri. I più lunghi della Creazione. La teoria della relatività ammutolisce di fronte a questa distanza. La croce ha un peso esatto di 70 chili. Questi 70 chili sono i più pesanti dell’Universo, che gravita intorno a questa croce: la forza con cui Gesù la abbracciò, non è esprimibile. Un lavoro cosmico non misurabile”. 

    Il tempo è relativo, perché quell’ascesa continua, pur se fra mille venti di fuoco. E il grande attore, si fermò, insieme allo scrivente, al maestro, esausti, dopo la serata, sotto l’arco della Chiesa e disse: “Io non so, spero, cerco, ma è troppo grande tutto questo”. Parole che serbiamo nel nostro cuore, afferrando la speranza, la ricerca, la grandezza dell’Uomo. E riflettemmo su queste parole dello scrittore cileno: “L’essere umano”, ha la dolorosa capacità di vivere senza interrogarsi sul senso della vita, e può trascorrere anni in quello stato di vuoto. Ma quando il dolore irrompe nella tua vita, allora diventa difficile sfuggire alla grande domanda sul significato del dolore. Perché non è degno dell’uomo soffrire come bestie, cioè con ruggiti e senza domande.” Il resto è ancora da scrivere. Le musiche della “Bella Passione” sono dell’amico Antonio Granata, anima della rappresentazione portata in giro per l’Italia. “Sebastiano manca, se n’è andato troppo presto – dice oggi Granata – è l’unico Pirandello che avevamo qui”.

  • FLORIDIA. “Niculizia”, IL FILM CHE L’ASSOCIAZIONE PULISENA OFFRE PER RILANCIARE MEMORIA, TERRITORIO, SPERANZA

    FLORIDIA. “Niculizia”, IL FILM CHE L’ASSOCIAZIONE PULISENA OFFRE PER RILANCIARE MEMORIA, TERRITORIO, SPERANZA

    La serata di gala , che ha visto la partecipazione di Sebastiano Lo Monaco, ha evidenziato come Pulisena non sia solo Floridia, ma miri al collegamento del territorio attraverso le comuni radici socioculturali.
    Soddisfatti del “corto” mostrato in Piazza del Popolo, Gaetano ed Ettore Indomenico, presidente onorario e vicepresidente dell’associazione. Gaetano, imprenditore dalla generosità e capacità imprenditoriale riconosciuta, ed Ettore, agiscono in sincronia, credendo fortemente nella necessità di lasciare “qualcosa di buono”, una traccia che possa fornire un impulso alle nuove leve. “Niculizia” parte da un fatto di cronaca vero, accaduto sulle terre floridiane. Il team che è attualmente al lavoro per la realizzazione definitiva del lungometraggio è motivato: dal regista, Peppe Tata, al talentuoso, Ciccio Torneo, passando per la costumista, Lucia Caccamo, il puzzle già mostra un’evidente nobiltà d’intenti. Il Museo Bruno, con l’infaticabile Cetty, mette a disposizione gli arnesi dell’agro, gli oggetti di un tempo, necessari alla finzione filmica. Del direttivo-Pulisena , di rilievo l’azione comunicativa di Paul Pirrotta e del deputato Joe Mioli. “Di solito parlo poco – si trincera Gaetano Indomenico, commentando – perché più parlo, più sbaglio – si schermisce – . La Pulisena vuole scrivere una bella pagina per il nostro paese, collegando fra loro persone desiderose di lavorare insieme per la riuscita del progetto: un ricordo per la nostra città, ma non solo”. Indomenico ha fatto leva sui talenti floridiani che, dovunque siano emigrati, hanno sempre mantenuto la propria base, la residenza ideale, a Floridia. E’ quel concetto di floridianità che ritrovi anche negli artisti coinvolti nell’organizzazione dell’opera. La soirèe è stata elegantemente condotta dalla collega Patrizia Tidona che ha saputo collegare queste intelligenze rispettando un “timing” gradevole. “Emozioni irripetibili – ha commentato Ettore Indomenico – . Non avevo mai vissuto una serata così importante, bella, che riempie di luce”. L’idea di Gaetano è splendida, e ha captato l’interesse di tutti i maestri coinvolti nel progetto. “E’ una “creatura” messa a vostra disposizione. Lavoriamo per voi, non verremo ma chiedere sponsorizzazioni qui, ma in America”. In quelle americhe dove albergano i primi migranti e i loro figli, che non hanno mai trascurato le proprie radici, australiani compresi, ovviamente, visto il forte legame con Melbourne, oltre al Connecticut. Il desiderio aggiunto, semmai, è permettere a tutti i floridiani di partecipare all’intrapresa anche attraverso un solo euro: un gesto simbolico per dire “questa realizzazione è anche nostra”. E Pulisena, di fatto, raccoglie le comunità dell’entroterra: da Canicattini a Sortino, passando per le altre realtà, fino a Pantalica e le sue vallate, i canyon che continuano a vivere, custodi di segreti e tradizioni millenarie. Sul corto presentato ieri, Ciccio Torneo ha rimarcato: “E’ la prima scena di un film e credo possa essere il trailer del lungometraggio – ha asserito – . Il fim racconterà avvenimenti reali, sentimenti, migrazione e senso di appartenenza. E’ un’azione limpida, sana, e, sicuramente, ambiziosa”. Raffaele Trani, vicepresidente: “L’idea è nata da un fatto accaduto nella campagne floridiane – ha ricordato – . Un evento raccontatoci dagli anziani, quando eravamo bambini. L’idea di Gaetano, è riuscire a realizzare qualcosa di duraturo, restituendo giustizia alle persone protagoniste di quella storia”. Le location sono ancora “scannerizzate” dal regista e i tempi non saranno brevi. Il team, Andrea Salibra, Rossella Di Pietro e Peppe Forte, sono stati definiti “eroici” per la velocità nella relizzazione del trailer stesso. “NIculizia significa liquirizia, e in alcuni casi il termine è usato dai piccoli in senso dispregiativo, scopriremo perché” ha poi puntualizzato Trani. La visualizzazione del demo, riporta indietro nel tempo, per non dimenticare l’interpretazione dell’oggi. Alla presentazione si è giunti dopo un attento dipanarsi fra musiche, “cunti e cantu”, degli artisti internazionali nostrani. Dalla magica voce del soprano, Manuela Infalletta, che ha fatto rivivere le canzoni della Trinacria, passando per la voce jazz di Valeria Russo e la verve di Davide Avola. I musicisti, professionisti affermati da tempo non hanno bisogno di commenti: Enzo Augello, Ivan Brancone, Francesco Drago, Eusebio Getulio, Antonio Granata e Salvo Saitta. Eccellenze floridiane. L’Associazione ha reso grazie alla famiglia Barbagallo, Luigi Crispino, Nicola Ferla, Michele e Cecilia Gibilisco. Fra i nomi in gioco, anche Giuseppe Amenta, Luca Ciriacono, Concetto Giuliano, Aurora Principe, Aldo Torneo, Salvo Liistro e “Tuono”. Tutti insieme a riannodare i legami di una terra “lasciata” eppure accogliente, madre della creatività. Il sindaco, Giovanni Limoli, si è detto contento di poter fornire il suo apporto. Ha ricordato come la presenza del sindaco di Canicattini, Marilena Miceli, e del past-sindaco, Paolo Amenta (che molto ha fatto per il territorio Ibleo e la sua coesione) : “Non ci sono solo floridiani, quindi – ha premesso Limoli – . Rivivere le nostre tradizioni è una sfida importante e dobbiamo affrontarla con coraggio”. Ha rimarcato l’impegno di altre associazioni, come la Imago, con le sue “foto ingiallite” e l’Auser. “Il momento vissuto è difficile: i nostri giovani non vedono futuro. Dobbiamo essere noi a ricordare loro ciò che siamo stati e quanto dobbiamo continuare a dimostrare per non smarrire le nostre origini. Il legame con i nostri emigrati è essenziale, essi vogliono il nostro contatto emozionale: l’associazione Pulisena è meritoria nell’aver tenuto in piedi questa sintonia”. Ha fatto da mattatore l’ospite d’onore, Sebastiano Lo Monaco, con la sua spontanea naturalezza, filtrata dai suoi studi, dal suo percorso artistico e umano di rilievo indiscusso. “Mia madre era incinta di me, all’Edipo Re, al Teatro Greco – ha esordito – . Era questo il mio destino, evidentemente”. L’attore ha portato allegria, riflessione, ma soprattutto un messaggio di speranza e rilancio per il territorio: trarre il bello e il buono che c’è nella nostra terra. “Sono un artigiano nella vigna del Signore, e io mi sento tale”. Parole che rimandano all’umiltà, alla voglia di fare, di crescere, per lasciare una traccia tangibile in un continuum temporale inafferrabile.

  • FERLA. IL SINDACO: “LE BOMBE D’ACQUA SONO PIU’ PERICOLOSE A CAUSA DI UN EQUILIBRIO IDROGEOLOGICO DA RIPRISTINARE”.

    FERLA. IL SINDACO: “LE BOMBE D’ACQUA SONO PIU’ PERICOLOSE A CAUSA DI UN EQUILIBRIO IDROGEOLOGICO DA RIPRISTINARE”.

    Giansiracusa punta il dito sugli incendi che negli anni scorsi hanno progressivamente portato alla deforestazione del territorio.

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    “Le acque scorrono con maggiore velocità attraverso la roccia, ormai priva di quella vegetazione necessaria a tenere insieme i monti”.

    “Ce la siamo vista brutta”. Ai “Quattro canti”, il racconto di Michele Barresi. “Le condizioni meteorologiche stravolte in pochi anni”

  • FLORIDIA. AL “VOLTA” LA 19MA FESTA DEL MARE RILANCIA IL PROBLEMI LEGATI AL DEGRADO MARINO

    FLORIDIA. AL “VOLTA” LA 19MA FESTA DEL MARE RILANCIA IL PROBLEMI LEGATI AL DEGRADO MARINO

    Non solo mare, ma anche teatro, di scena all’Istituto “Volta”. La manifestazione legata al ricordo del maestro Nando Amato è giunta quasi al ventennale e la moglie, Marilena Gissara, è fiera del risultato fin qui conseguito. Non avrebbe accettato che proprio il mare, dove Nando è andato via, ne obnubilasse il ricordo. La serata, presentata da uno degli stessi docenti, Marcello Gervasi, in sostituzione – come ha fatto notare il preside, Renato Santoro – della “voce” di Floridia,Elio Miano, è scorsa fluidamente. Gervasi ha premesso come il mito di Polifemo, Aci e Galatea, fosse abbinato al concorso “Amore per il mare” per le sue simbologie. “Ringrazio i docenti – ha detto Santoro – vera anima della scuola perché hanno avuto un’altra bella “macchina” a sostenerli, vale a dire il personale di segreteria e il personale ATA: posso dire di avere un bello staff. Marilena, da 19 anni, è colei che ha messo in moto questa manifestazione”.

    “Con orgoglio sono qui – ha rimarcato il sindaco, Gianni Limoli, insieme alla sua giunta, al vicesindaco Salvo Burgio, agli assessori Tiziana Bordonaro, Salvatore Pappalardo e al Presidente, Antonio Caccamo -. In questo periodo i fine-anno scolastici sono eventi molto importanti, significativi per la nostra città, a qualsiasi livello: tutti eventi impegnati socialmente e culturalmente; sono sostenuti dai docenti e dalla intelligente collaborazione delle famiglie. E’ importante quest’armonia, viste le notizie di cronaca che ci provengono da ogni parte d’Italia. La sintonia che anima queste rappresentazioni, lascerà un messaggio culturale e vitale importante ai nostri ragazzi: la conoscenza”. Il docente Mario Bonanno, che ha speso più della metà della propria carriera scolastica, si è sentito di condividere l’esperienza da palco: “Le scuole – rivolto al sindaco – possono ben renderla lieto che del messaggio civico, culturale e di condivisione: questo è il concorso antesignano di tutti i concorsi, grazie alla determinazione di Marilena, affinché ambiente e legalità siano sempre collegati”.
    “Non riesco a non emozionarmi – ha accennato proprio la Gissara -. Devo render grazie ai genitori e agli alunni. Il concorso è nato attraverso la partecipazione di tutti i colleghi e amici di Nando. Un pensiero di particolare plauso all’infaticabile Enza Failla e a tutti gli istituti floridiani. Mi avrebbe spaventato l’idea che la gente potesse dimenticare Nando: ma lui è ancora qui con noi, anche se non fisicamente”.
    Premiato un dipinto da parte della giuria formata dalla dirigente scolastica del “Gagini”, Giovanna Strano, dal professor Massimo Capodieci e dal professor Salvo Bonnici, dell’Istituto d’Arte “Gagini” di Siracusa: “Ogni elaborato ha racchiuso un bel sentimento che vien fuori dai ragazzi, in grado di rappresentare, in centinaia di elaborati – ha detto – la consapevolezza dell’apprendimento e dei temi sociali. L’ambiente, come la vita, è un dono. Lo porteranno dentro per costruire meglio il domani. L’elaborato premiato sintetizza in silenzio, minimalismo e senso della ricerca”. Ad aggiudicarsi la palma di miglior dipinto i giovanissimi della primaria, della terza B, Ester Garofalo, Mariavittoria Bilardi, e Lucia Mudanò (secondo comprensivo “Volta”). “Forte carica espressiva attraverso il silenzio degli abissi e la sincerità del colore” i cardini del giudizio finale. “L’ideazione dei giovani – ha asserito il tenente di vascello, Bonanno, premiando i video sul mare – ha, ancora una volta espresso la loro capacità di saper cogliere gli aspetti più importanti legati alla salvaguardia ambientale: abbiamo scelto il video dei ragazzi della terza E e C dell’Istituto Quasimodo, che denota un lavoro di squadra veicolato con la costruzione di una storia molto originale”. (La giuria, oltre all’ufficiale Anna Bonanno, era composta dai docenti Emilia Musumeci, Anna Abramo e Domenico Catalano, del CUTGANA, il Centro Universitario di Catania per la tutela e gestione degli ambienti naturali e di agro-ecosistemi).
    Lo spettacolo teatrale, ispirato al mito di Aci e Galatea, sapientemente condotto dal regista Giancarlo Latina, ha chiuso la serata evidenziando il brillante entusiasmo dei ragazzi delle quinte e di terza media, nel mettersi in gioco con appropriato linguaggio gestuale e scenico, fattori piacevolmente plasmati e resi fruibili dal loro impegno e dal supporto dello stesso regista. E un’altra volta Nando, il suo ricordo, la sua umanità, ha rischiarato l’essenzialità dei valori in cui si era sempre riflesso sulle onde del suo mare cristallino.

  • FLORIDIA. ALLA “MARCHESA”, NON SOLO FESTA: “È BENEFICENZA, TALENTO, ARTE” CON I “FALSI D’AUTORE A FAR DA MATTATORI”

    FLORIDIA. ALLA “MARCHESA”, NON SOLO FESTA: “È BENEFICENZA, TALENTO, ARTE” CON I “FALSI D’AUTORE A FAR DA MATTATORI”

    La festa, nata dopo mille vicessitudini, c’è stata ed è stata convincente. Come i “Falsi d’Autore”, con le loro iperboliche imitazioni, il savoir faire cabarettistco innato (tant’è che partiranno a breve per una tournèe isolana. Non è poco. Sono ragazzi che giocano, che hanno studiato per arrivare a prestazioni professionali. Il tutto, rimanendo sempre uniti, in ogni istante della loro crescita artistica. “Una vita in vacanza?” Giammai. Miserere? Secondo il portavoce, Salvatore Spadafora la scelta musicale è ricalcata sulle misere diatribe politiche del Paese.

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    Non emettono giudizi: giocano sulle note di Zucchero, sulle movenze di una Consoli, su Ferro e Ferreri. Irriverentemente e con simpatia allo stesso tempo. Qui sta la loro abilità, scrutando fra le piaghe dei nostri tempi. “Un particolare ringraziamento – premette – va a padre Giuseppe Gurciullo, davvero una persona speciale, impegnato fortemente sul territorio”. Il team è formato da tante intelligenze sincroniche. “Musicalmente sono tutti a un certo livello – dice – Paolo Guarino ha ideato il gruppo. Massimo Boccaccio al basso è prezioso nella sua ritmica, Corrado Boccaccio , alle tastiere, insieme a Claudio Stampigi (chitarra), completano un quadro scenico di rara sintonia insieme alla batteria di Luigi Trombatore. Da non dimenticare la finezza e la duttilità della voce di Tiziana Cimone”. E, naturalmente, Spadafora stesso: che chiede “Miserere” dopo essersi divertito e divertire. E forse aver trovato una nuova formula di varietà pur partendo da una festa di periferia, che periferia non si sente d’esserlo, pur continuando, nel tempo, a rimanere un “corpo” ancora troppo staccato dalla città. E per una sera è luce.

  • FLORIDIA. PIAZZA MORO: “IN CERCA DI UN POSTO AL SOLE, CI PORTIAMO LE SEDIE DA CASA”

    FLORIDIA. PIAZZA MORO: “IN CERCA DI UN POSTO AL SOLE, CI PORTIAMO LE SEDIE DA CASA”

    “A piedi nudi nel Parco”, parafrafrasando la celeberrima commedia di Neil Simon, qui, non si potrebbe certamente passeggiare. E sotto il vigile sguardo dei genitori, circa 50 bambini, alla sera, cercano di dar libero sfogo al loro istinto giocoso. E’ Martina che parla a nome delle mamme e delle nonne che, invano, tentano di trovare un posto su cui poggiarsi senza riportare danni. Ma “va bene così”: le luci che non funzionano, le siringhe ogni tanto ritrovate per terra, le barriere architettoniche, le ringhiere arrugginite. Va bene tutto, si fa per dire. I genitori presenti non lanciano strali contro nessuno in particolare: si limitano a far notare che da troppi anni la piazza versa in condizioni quantomeno discutibili.

    E vorrebbero un po’ d’attenzione. L’invito è rivolto anche a coloro i quali lasciano i propri quattrozampe liberi di dar libero sfogo alle deiezioni, incrementando l’insalubrità del sito. “La responsabilità è anche del cittadino – dicono all’unisono – non solo delle istituzioni”. Le infrastrutture?Rimangono due sole panchine sane, o poco più, circondate della sporcizia che invade ogni angolo della piazza. “I nostri bambini devono prima pulire, poi pensano a giocare”. Questi i fatti. “Ai nostri nipoti – osservano le nonne appoggiate, come uccelli su un trespolo, su quanto rimane di una panchina – tocca sempre lavare le mani per precauzione”. In fin dei conti, concordano tutti sulla bellezza della piazza, se solo fosse riportata in condizioni ottimali: luce, barriere architettoniche, panchine. L’estate è alle porte, i residenti sono volenterosi, portandosi il caffè freddo con un occhio rivolto ai giochi dei piccoli. Basterebbe poco, a loro avviso, per eliminare le criticità del piccolo polmone verde.

  • FLORIDIA. “THINK OF ME”. L’ESUBERANZA GRAZIA, KA FORZA DEL “PENSAMI”…

    FLORIDIA. “THINK OF ME”. L’ESUBERANZA GRAZIA, KA FORZA DEL “PENSAMI”…

    Di MANUELA INFALLETTA, ARIA PRINCIPALE DEL FANTASMA DELL’OPERA.

    Non lo facciamo sovente, ma la musica ispira riflessioni profonde. Considerazioni tecniche a parte, sulla tenuta della nota finale, sulla grazia degli strumentisti, dal clarinetto incantato di Granata, ai lucori del violino di Genovese, passando per la resa “arpistica” di Giovanna Lo Monaco e Rosy Messina.

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    È stato un frammento di rara espressività musicale, che si proietta oltre. È l’immedesimarsi autentico fra le righe del testo, navigando con destrezza in un pentagramma attuale: Christine, la maschera, i fatti misteriosi, sovrannaturali, vengono resi in maniera personale, eppur fedele, da tutti gli interpreti. La Infalletta rappresenta la sintesi strumentale di quel ‘Pensami’, un’ancora di belcanto, una continua ricerca del bello, non fine a se stesso. Un tentare equilibri estremi, a testimoniare come passione, impegno, comunicazione, siano sempre in grado di lasciare messaggi inossidabili.

  • FLORIDIA. “IL FANTASMA DELL’OPERA, DI SCENA ALL’AFAM, RISCUOTE CONSENSI”

    FLORIDIA. “IL FANTASMA DELL’OPERA, DI SCENA ALL’AFAM, RISCUOTE CONSENSI”

    L’anteprima dell’opera, eseguita dai maestri del “De Amicis” è convincente e rilancia l’interesse dei giovanissimi con la sua carica di significati simbolici e la sua attualità.
    E’ stata una sintesi magistrale del musical. Di fatto il saggio concerto si terrà nel quadrato centrale della città a fine anno scolastico, come ricordato dal violinista, Corrado Genovese. La performance artistica, stavolta dei ragazzi, è programmata per il sette giugno. “Presenteremo parte dei brani, il contenuto del musical, con gli arrangiamenti del maestro Antonio Granata, ripercorrendo la storia dei personaggi anche attraverso la vita artistica delle due voci – le soprano ospiti sul palco AFAM – Manuela Infalletta e Rosanna Manzella”.

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    Il “Fantasma dell’Opera è un progetto complesso. “Nasce all’inizio dell’anno – ha rimarcato Antonio Granata – . L’abbiamo valutato insieme ai colleghi e s’è imposto anche grazie alla metafora della maschera, un concetto inerente a quella Pierandelliana. Tutti gli artisti hanno dato prova della propria abilità tecnica e interpretativa in ogni frammento del concerto: da brivido il “pensami” di Manuela Infalletta, soprano di provata esperienza e di raffinata potenza, come della collega Rosanna Manzella, dalle proiezioni direzionali intimistiche; entrambe si sono affiancate raggiungendo un’intesa rimarchevole durante i passaggi più delicati. Coinvolgenti le micro e macrodinamiche strumentali: Antonio Granata e Corrado Genovese, hanno duettato fluendo serenamente, con le voci. Intensa la resa scenica dell’attrice, Beatrice Tondo, sincronica e intellegibile nelle sue pause, nelle immaginifiche colorazioni del testo di Leroux, rendendo la forza “soprannaturale” che l’autore ha voluto imporre nel suo incedere grafico. Particolarmente apprezzata la docente Giovanna Lo Monaco, che, con l’arpeggiato della sua chitarra ha sottolineato le tessiture più fini dell’happening, mentre la pianista, Rosy Messina, ha idealmente “chiuso” questo cerchio d’eccellenza fondendosi con l’espressività dei colleghi. Incantati, i giovanissimi dell’istituto: adesso toccherà a loro, all’Ensemble “De Amicis” confermare questa tradizione di ricerca del bello della scuola. Un modo per mettersi in gioco gettando proprio quella maschera alle spalle per gestire le proprie emozioni, oltre il mero fatto didattico, tuffandosi nel musical della vita. Soddisfatta la vicepreside, Salvina Tata (in rappresentanza del dirigente, Giorgio Agnellino), presentata, all’inizio della soirèe, da Concetta Signorelli.

  • SIDNEY. BARBAGALLO, APRE UNA PIZZERIA A MELBOURNE E DIVENTA SECONDO NEL CONTEST NAZIONALE DI SIDNEY COL SUO PIZZOLO

    SIDNEY. BARBAGALLO, APRE UNA PIZZERIA A MELBOURNE E DIVENTA SECONDO NEL CONTEST NAZIONALE DI SIDNEY COL SUO PIZZOLO

    “Pur essendo un prodotto nuovo, è diventato un best seller in pochi anni”
    E’ la storia di chi ha avuto il coraggio di uscire (è partito da Solarino nel 2012), la capacità di essere creativo, la fiducia in se stesso. Qui sono qualità ormai dimenticate e i fatti lo stanno dimostrando. A Sidney , ieri , hanno premiato la tradizione, la voglia di fare, creare: “Ai ragazzi che lasciano la nostra terra, voglio dire di non dimenticare le nostre tradizioni, di far leva su di esse, perché sono apprezzate dovunque essi decidano di andare” è il suo stringato ma sincero commento.
    La manifestazione si è svolta con grande interesse da parte dei media nazionali: tutti incuriositi dalla nuova, strana , pizza diTonino. Gli attimi febbrili della preparazione, poi il verdetto, che anche stavolta ha premiato il coraggio dell’inovazione (peraltro, in Australia, lui ha riproposto l’arancino e il cannolo alla maniera realmente siciliana).

    Foto 2minuti – Lo chef Tonino Barbagallo

    Il momento della degustazione, durante la fase finale del contest di Sidney, ha meravigliato i giurati: il pizzolo consente una “fantasia aggiuntiva”, Tonino l’ha sempre saputo “Sono partito da zero – ha comentato – e quello che ho creato insieme a mia moglie l’ho fatto con grandi sacrifici, lavorando fino a 14 ore al giorno. Ascoltare il mio nome è stato come ascoltare la mia Terra. Un premio ai mei sforzi, un’emozione indescrivibile”. Un’ulteriore conferma per lo chef Tonino Barbagallo, partito con determinazione, senza rinnegare le proprie radici. Un fatto che diventa sempre più una risposta per coloro i quali siano alla ricerca di un’affermazione, sganciati dalle “logiche” di una terra bellissima ma inesorabilmente “in panne”.

  • AUGUSTA. “MEGARA 2018 ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE”

    AUGUSTA. “MEGARA 2018 ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE”

    Abbiamo sentito Marco Arezzi governatore della Misericordia di Augusta e Coordinatore Misericordie Siracusa-Ragusa.

  • FLORIDIA. INCENDIO NEI PRESSI DEL ” CIRCUITO”.

    FLORIDIA. INCENDIO NEI PRESSI DEL ” CIRCUITO”.

    Un residente ricorre all’inevitabile fai-da-te per scongiurare danni all’abitazione.

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