19 Maggio 2025

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  • FLORIDIA. “STOP AI RIFIUTI: LA PAZIENZA E’ FINITA, D’ORA IN POI, TOLLERANZA ZERO”

    FLORIDIA. “STOP AI RIFIUTI: LA PAZIENZA E’ FINITA, D’ORA IN POI, TOLLERANZA ZERO”

    Dopo svariati appelli sui social, il sindaco di Floridia, Marco Carianni, accelera nella sua azione tecnica contro l’abbandono dei rifiuti. “Non avremo più alcuna tolleranza nei confronti di chi prosegue nell’abbandono delle immondizie”. Un plauso era dovuto alla Polizia Municipale, e così è stato: L’azione preventiva si era estesa anche ai territori viciniori, con grande dispendio di energie. “Nel mese di gennaio 2025 – prosegue Carianni – in seguito ai controlli svolti sul territorio dagli agenti della Polizia Municipale, sono stati denunciati penalmente cinque soggetti proprio per l’abbandono di rifiuti.

    “I trasgressori sanzionati – approfondisce –   sono stati individuati grazie ai dispositivi di videosorveglianza dell’Amministrazione ed obbligati anche alla rimozione dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi”.  Adesso l’ulteriore stretta: “La lotta all’abbandono dei rifiuti – dice il sindaco – deve riguardare tutti i cittadini. I positivi risultati sono il frutto del lavoro della comandante della Polizia Municipale e di tutti gli agenti. Il decoro e la pulizia della città di Floridia dipendono da tutti noi e per questo occorre rispettare le regole, sensibilizzando tutti. Non siamo più disposti a tollerare determinati comportamenti nocivi sia per i residenti delle zone interessate, sia per l’ambiente”. Quindi la chiosa: “Solo se lavoreremo in modo unitario potremo davvero crescere come comunità”.

    R. R.

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    RIFLESSIONI ALLA RINFUSA SULLA QUOTIDIANITA”

    Siamo un Qr-code verde, leggermente elettrico. Il nostro nome “mai nessun saprà”: è proibito pronunciarlo. Molto meglio scansionarlo con passione, strofinandoci i chip più matti. E d’altronde, dimmi, senza quel quadratino sul braccio, meraviglioso dei suoi milioni di punti neri, tu, realmente, chi saresti? Io non potrei riconoscerti e, quindi, non uscirei con te. Oh, guarda, piuttosto vado su una dating-app (fa figo usare parole straniere dappertutto: per i boomers, significa “applicazione per appuntamenti), dove almeno c’è un codice. Sì, con un codice so chi tu realmente sia, quali perversioni hai, le tue medicine, i tuoi tic. Non mi serve abbracciarti o respirarti. Un tempo, forse. Ma oggi è pericoloso dar scandalo: è come andare sotto la pioggia e beccarsi un’influenza fuorilegge. O come stare al Sole a pelle nuda, su una spiaggia lattiginosa. Allora che fai, ti aspetto? Prendi l’auto per venire da me, ché sto uscendo per una ricarica: fermati alla prima colonnina, quella artificiale. Spero di non incendiarmi nell’attesa del tuo download. Al limite, ci facciamo un refresh virtuale nel green del mio conto in red.

  • FLORIDIA. LA “Passio” DI LANGLOIS “UN TESTO DURO, INTENSO VERO”

    FLORIDIA. LA “Passio” DI LANGLOIS “UN TESTO DURO, INTENSO VERO”

    disse il compianto Sebastiano Lo Monaco, durante l’indimenticabile “Bella Passione” portata in scena nel 2017

    Sulle note di Antonio Granata, riecheggia ancora, una serata memorabile ricreata dallo scritto del misticoLanglois, il prete che non si spaventava di una penna.
    “Rompi il tuo silenzio, dimmi chi sei”. L’incipit della possente voce di Sebastiano scuote ancora le coscienze. Recitò Langlois, il Cileno che non aveva mezzi termini nella cronaca. “Dici di avere la verità, ma che cos’è la verità? Il silenzio, la verità è lui? Nessuno ha mai parlato così. La verità? Basta con la metafisica! Basta con la mistica! Io non sono un mistico greco, non sono un poeta, sono un politico! Per questo faccio il procuratore in questo paese”. Il Sagrato di Sant’Anna si scosse. Non era aduso a testi così rivoluzionari. Il nostro grande attore, sì, da gran ricercatore qual era, qual è, ci lascia in eredità quelle vibrazioni tristemente attuali mentre soffiano, prepotenti, venti di odio, di vendetta, di sopraffazione. 

    Guarda il video di 2minuti del 13-04-2017

    “Quest’uomo è innocente – recitò commosso – ma non sa cavarsela”. L’uomo innocente, ancora lui. “Io non trovo in costui alcuna sovversione perché dovrei crocifiggerlo?”. Tentò di contrastare i ripetuti “Crocifiggilo!” della folla”. Eppure, “il suo Verbo si fece carne, carne della carneficina di Aushwitz, carne ebrea all’ingrosso, carne delle scuole elementari, carne convertibile in grasso, convertibile in silenzio degli arcipelaghi, carne della follia delle “Folies Bergère”, carne dei suicidi sui fiumi, carne dei feti abortiti per la cosmetica, carne di Gesù che muore, carne della ingegneria genetica, carne dell’infermità mentale, carne delle radiazioni atomiche, per l’immensità di Dio”.

    Il largo, mesto, vibrare dell’orchestra diretta dal Maestro AntonioGranata, incornicia una serata che oltrepassa il tempo. “La via crucis – canta, recitando – ha una lunghezza esatta di 500 metri. I più lunghi della Creazione. La teoria della relatività ammutolisce di fronte a questa distanza. La croce ha un peso esatto di 70 chili. Questi 70 chili sono i più pesanti dell’Universo, che gravita intorno a questa croce: la forza con cui Gesù la abbracciò, non è esprimibile. Un lavoro cosmico non misurabile”. 

    Il tempo è relativo, perché quell’ascesa continua, pur se fra mille venti di fuoco. E il grande attore, si fermò, insieme allo scrivente, al maestro, esausti, dopo la serata, sotto l’arco della Chiesa e disse: “Io non so, spero, cerco, ma è troppo grande tutto questo”. Parole che serbiamo nel nostro cuore, afferrando la speranza, la ricerca, la grandezza dell’Uomo. E riflettemmo su queste parole dello scrittore cileno: “L’essere umano”, ha la dolorosa capacità di vivere senza interrogarsi sul senso della vita, e può trascorrere anni in quello stato di vuoto. Ma quando il dolore irrompe nella tua vita, allora diventa difficile sfuggire alla grande domanda sul significato del dolore. Perché non è degno dell’uomo soffrire come bestie, cioè con ruggiti e senza domande.” Il resto è ancora da scrivere. Le musiche della “Bella Passione” sono dell’amico Antonio Granata, anima della rappresentazione portata in giro per l’Italia. “Sebastiano manca, se n’è andato troppo presto – dice oggi Granata – è l’unico Pirandello che avevamo qui”.

  • FERLA. “PROVINCIA, SE CI SEI BATTI UN COLPO”. IL SINDACO GIANSIRACUSA: “METTETE IN SICUREZZA LE STRADE DI VOSTRA COMPETENZA”

    FERLA. “PROVINCIA, SE CI SEI BATTI UN COLPO”. IL SINDACO GIANSIRACUSA: “METTETE IN SICUREZZA LE STRADE DI VOSTRA COMPETENZA”

    La strada si sgretola, non si può più attendere: Michelangelo Giansiracusa fa riferimento ai 250 mila euro disponibili per i tre settori del percorso montano e per tutta la provincia. Sono strade, soprattutto quelle di contrada Giambra, dove l’insidia della caduta massi è sempre in agguato.

    Foto 2minuti ~ Il Sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa

    Le piogge odierne evidenziano le magagne di una vegetazione estirpata dagli incendi lungo i costoni rocciosi delle ripide discese montane: “I fondi dovranno essere divisi in tre zone – ricorda – e bisogna intervenire proprio sulla “Giambra”. Da settembra in poi, le precipitazioni s’intensificheranno, innescando sempre maggori pericoli: le buche diventeranno voragini. Ho detto alla Provincia che faremo di tutto per intervenire in somma urgenza, qualora non si rispettassero le tempistiche d’intervento.
    “I nostri pendolari – continua – non possono permettersi il lusso di arrivare alla maremonti percorrendo decine di chilometri in più, su strade insicure”.

    2minuti – Viabilità exstra urbana Ferla

    Strade sulle quali l’apparato-Provincia, ormai, non interviene da anni. E questo stato di fatto, per uno dei borghi più belli d’Italia, lindo, dov’è difficile trovare una cicca di sigaretta per strada, non è tollerabile.

  • NOTO. “L’ISLAM NON E’ UN TERRENO DI SCONTRO, MA DI CONFRONTO”.

    NOTO. “L’ISLAM NON E’ UN TERRENO DI SCONTRO, MA DI CONFRONTO”.

    Interviene con cuore, razionalità, Fede e passione intellettuale il vescovo di Noto, Antonio Staglianò, coinvolgendo anche i laici più gelosi delle proprie radici culturali. E parte da una domanda ben precisa, a lui rivolta. “Mi è stato chiesto: la nostra fede scomparirà sotto l’Islam, stiamo giocando con la nostra fede, è un terreno di scontro: ciò non preoccupa i vescovi?”.
    “Sinceramente – ci dice – non credo sia un terreno di scontro, piuttosto un campo di confronto e testimonianza. Quando il Corano avrà soppiantato il Vangelo, come accade con tutti i cattolici convenzionali, sarà stato perché i cristiani avranno buttato a mare il Vangelo, cui si attaccano dottrinalisticamente, ma da esso non vogliono sapere che l’essenziale. Il fulcro sta nella predicazione di Dio, solo e sempre amore. Non è Gesù – sottolinea – (cioè il Vangelo , poiché il Vangelo è lui), a dire: “Amate i vostri nemici e fate del bene a chi vi odia?”. Ciò che, invece preoccupa i vescovi è, per Staglianò, proprio il modo in cui il Vangelo viene vissuto. “Il Vangelo non è per nulla vissuto nelle Chiese e nelle esistenze dei cattolici convenzionali: perché è proprio la grande porta attraverso la quale l’Islam potrebbe prevalere. Infatti, mentre l’Islam tende al fondamentalismo e diventa forte, il cattolicesimo annacqua, cristianamente parlando, la fede e la testimonianza”. Come? “Facendo del gergo cristiano (tipo “crocifisso”, “presepe”, recite dell’Ave Maria, più un segno culturale della propria identità – da assumere “contro”, per lo scontro di civiltà, piuttosto che un sacramento di vita. Sì, è vero, stiamo giocando con la nostra fede. Abbiamo reso il cristianesimo un gioco, una sorta di “gioco di perle di vetro” (e qui cita Herman Hesse), fino a farla sparire e non poterla più riconoscere. E’ probabile che la sfida delle migrazioni sia proprio questa: i cattolici cristiani, quindi, riscoprano e vivano il cristianesimo nel suo nucleo incandescente che è l’amore del Dio sempre e solo amore. Lo dimostrino verso ogni prossimo accogliendo tutti per dare un esempio di umanità al mondo. Alla fine – asserisce – si comprenda che dare testimonianza a Dio non può prescindere dal testimoniare nell’amore, l’umanità di Gesù. Così, risorgerà in noi l’umanità vera, quella che solo Gesù ha introdotto nella storia, solo lui) e la potremo proporre all’Europa che ha perduto “strada facendo, il gancio verso il cielo” (Baglioni), e si è imposta come Europa dei Soldi e della finanza”. Staglianò si sofferma sui valori europei, rilanciando: “Se l’Europa dei popoli non esiste, allora non esiste neppure come soggetto umano. Non sarà , oggi, questa, la vocazione politica per l’Italia: preghiamo perché i nostri politici, in particolare Salvini, con la loro intelligenza, si adoperino per trovare soluzioni tecniche, verso un’Europa nuova, umanizzata, capace di tanta solidarietà nei confronti di quanti chiedono aiuto per essere salvati dal mare della indifferenza, dalle grandi acque dell’economicismo imperante, dagli oceani del disamore e del degrado di umanità. Acque nelle quali non si potrà nemmeno dire, leopardianamente, “il naufragar m’è dolce”. Perché il naufragio della propria umanità è solo dolore e amarezza, sfruttamento e odio. Allora, restiamo umani in Gesù, testimonieremo il Vangelo, e sarà sicuro che né l’Islam, né alcun altro prevarrà”.
    E come declinare il pensiero laico con tali argomentazioni?
    “In un Paese laico – risponde – anche il cristianesimo e soprattutto il cattolicesimo – dottrina sociale invidiata dai peggiori laicisti – hanno diritto di parola nell’attuale società comunicazionale (Habermas). La fede cristiana, infatti, nasce dall’evento dell’incarnazione di Dio ed è interessata a Dio perché interessata all’umano dell’uomo”. La chiosa verso il laico sentire (come quello dello scrivente, n.d.r.): “La laicità vera – conclude – quella positiva, non esclude il punto di vista religioso, ma lo mette in gioco in un dibattito laico, sul tereno dell’umano: questo è il campo su cui credenti e non credenti devono convergere per dialogare insieme, usando il comune strumento del logos: la ragione umana”. E cita i versi di John Denver, di “Rhimes and reasons: “Venite, accanto a noi, e troveremo una via migliore”.

  • FLORIDIA. GRAZIANO TRALONGO “ASFALTATE LA-STRADA GRUVIERA: A RISCHIO MOTOCICLISTI, E VIABILITA”

    FLORIDIA. GRAZIANO TRALONGO “ASFALTATE LA-STRADA GRUVIERA: A RISCHIO MOTOCICLISTI, E VIABILITA”

    “La competenza su quel punto di ss124 è comunale – conferma – fino alla rotatoria della zona artigianale. E’ l’ingresso più transitato verso centro abitato e occorre intervenire al più presto perché gli utenti delle due ruote sono a rischio”. E non solo, i repentini cambi di traiettoria mettono in difficoltà anche le auto, che non sono immuni da pericoli. Il consigliere fa notare come, in caso d’incidenti, “i costi dei risarcimenti, qualora si dovesse accertare una responsabilità dell’ente, sarebbero maggiori di un improrogabile intervento”. Il rappresentante della lista civica fa pressing per la sicurezza, spinto dalle numerose rimostranze. “Non si riesce a intervenire per la mancanza di soldi nelle casse comunali: è questo il vero problema. Credo che l’amministrazione sia sensibile alla questione, proprio per i maggiori costi di eventuali risarcimenti danni. Oltre alla sicurezza, ne va del decoro cittadino”.
    “E’ l’immagine della città – gli fa eco, Silvio Grillo, ex assessore comunale, che si sta attivamente occupando della situazione –. Si tratta di somma urgenza, una priorità da risolvere cercando le risorse per mettere in sicurezza l’intera area. Intanto si proceda col segnalare agli utenti l’effettiva pericolosità attraverso l’ausilio di apposita segnaletica, altrimenti si dovrà dar luogo a una petizione popolare”.

  • FLORIDIA.MERCIADRI: “CON QUESTO CALDO, MANGIATE FRUTTA, OTTIMA PER RINFRESCARSI, NO ALL’ALCOL E BIBITE ZUCCHERATE”

    FLORIDIA.MERCIADRI: “CON QUESTO CALDO, MANGIATE FRUTTA, OTTIMA PER RINFRESCARSI, NO ALL’ALCOL E BIBITE ZUCCHERATE”

    “Mangiate frutta – è il suo incipit – . La frutta è ricca di potassio”. Il medico raccomanda di evitare l’uso di bevande gassate zuccherate. Ai pasti principali, se non si ha fame, è opportuno non affaticare l’organismo: “D’altronde avete – rivolto a noi siciliani – i migliori pomodori e la vostra terra è ricca di ortaggi, quindi un’ottima opportunità per restare in forma sotto il solleone”. Ma non solo. Merciadri invita a riscoprire le nostre risorse naturali che spesso il mainstream tende a sottovalutare: “Riscoprite i grani antichi – asserisce – e in Sicilia ce ne sono di favolosi. Al limite assumete del riso fresco, ma digeribile. No, decisamente, all’alcol, che altera il metabolismo, accelerandolo. E con quest’afa è poco consigliabile”. Il dottor Merciadri ha una vasta conoscenza nell’ambito della nutrizione sana ed equilibrata ed è spesso interpellato dai principali network per confrontarsi sulla fisiologia umana e sui corretti stili di vita. Viareggino, medico chirurgo, specializzato in Igiene e Medicina preventiva, è già venuto nell’Isola per un tour di conferenze, ed a Floridia ha fatto tappa due anni fa, suscitando interesse e innescando serie riflessioni sui comportamenti alimentari errati, documenti scientifici alla mano. Durante la conferenza qui in città, sarà coadiuvato dalla dottoressa Silvana Amato e dal collega Marcello Salerno.

  • FLORIDIA. REGOLAMENTO PER L’ISPETTORE AMBIENTALE. PASSA L’APPELLO-CARIANNI. È ALTA TENSIONE

    FLORIDIA. REGOLAMENTO PER L’ISPETTORE AMBIENTALE. PASSA L’APPELLO-CARIANNI. È ALTA TENSIONE

    È braccio di ferro fra Carianni (che aveva pure interrogato sul degrado di Piazza Nassyria e Piazza S. Lucia), Infalletta, e i due PD contro il sindaco Limoli. “Videosorveglianza” invoca Carianni per il difficile momento dell’inizio-differenziata: da Corso Di Vittorio fino a piazza caduti di Nassiriya e campagne limitrofe, oltre a via Pio La Torre. Insomma, i punti strategici. “Purtroppo, l’amministrazione disattende gli impegni lasciando scoperti cimitero e Villa comunale – sottolinea -. Eppure la petizione sulla Villa è una questione importante”. Ma non solo: legge l’ordinanza del Presidente della Regione sui rifiuti: “Sono misure urgenti per incrementare la raccolta differenziata: prevedono come i sindaci dei comuni che non svolgano efficace raccolta differenziata senza raggiungere i minimi previsti dalla legge (65 per cento), siano obbligati a incrementarla variando le modalità di raccolta, con passaggio alla raccolta porta a porta, e dismettendo i cassonetti. Il sindaco, invece, emana solo una ordinanza del 15 giugno. Bisogna dire alla città che l’incidenza della indifferenziata, ricadrà sulla tariffa per i cittadini, che avrebbero risparmiato, invece, col sistema Carretta caretta: il testo sull’ambiente contempla strumenti straordinari. Ma la maggioranza non è mai stata coesa”.

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    “Siamo più sporchi di prima – osserva la pentastellata Infalletta -. Fra i cittadini la confusione è enorme. Per raggiungere buone percentuali, sarebbe occorsa una capillare informazione. Invece, assistiamo ai bandezzi da un’auto, ed a una riunione di due giorni per la distribuzione di sacchetti. Ma sarebbe stato necessario agire prima, coinvolgendo associazioni di categoria. Alla fine, è stato profuso tanto impegno per la sagra della Pipitonella – ironizza -. Siamo indietro di 10 anni. Bisognava passare subito alla raccolta porta a porta: l’Ordinanza presidenziale vi conferiva tali poteri. Adesso, dovete andare a fare una gara in tempi brevi”. Bonanno è caustico: “Non ci resta che piangere – . La città è rimasta senza Consiglio Comunale, e in condizioni gravi, dal 5 maggio. Annaspiamo in un mare di rifiuti; invece si pensa alla sagra del pesce: potrei comprenderla a Marzamemi, non qui. E tre giorni fa il sindaco sostiene che Floridia abbia raggiunto il più elevato livello socioculturale: addirittura saremmo “illuminati”. Non è accettabile che l’assessore alla Ecologia non sia in aula. Il sindaco ha parlato di ritocchi ai piani tariffari. Ma non è così. La gente non ne può più: voteremo ciò che è necessario per la città senza chiedere nulla in cambio”. Vassallo rincara la dose: “Come si fa ad autoincensarsi – rivolto a Limoli – e ripetere annunci, col sottotitolo “lo faremo”. Ci riferiamo alle centinaia di posti di lavoro, alla riduzione dei costi dei rifiuti e delle bollette. Mi sono sforzato di confrontare ciò che lei sostiene pubblicamente, sconfessato dalla realtà dei fatti. Una sindrome da distacco dalla realtà. Il programma elettorale basato sul Carretta caretta non è rispettato e non c’è una solida maggioranza. Informazioni per la gente? Sulla immondizia, i front-office non sanno cosa dirti”.
    La risposta del sindaco: “I toni accesi provengono naturalmente da chi ha tentato di governare per 5 anni – dice -. Non avevano la maggioranza. Sanno ben accusare: proprio da loro che in 5 anni non hanno fatto nulla. Voi – rivolto al PD – avete desertificato la Piazza centrale. Noi facciamo miracoli con l’ausilio delle associazioni. Le sagre? Basta chiedere agli esercenti per capire se abbiano guadagnato o meno. Tutti mi hanno detto di aver tratto profitto dalla sagra del mare. E continueremo a portare rappresentazioni al centro”. Sulla differenziata: “Un fatto serio, abbandonato dalla precedente amministrazione: il 25 gennaio 2018 è stato appaltato il servizio di spazzamento e raccolta per 4 mesi – rammenta – e il 18 giugno è stato consegnato. Ora cerchiamo di far seguire la differenziata anche alle periferie. Una raccolta che non si fa bene neppure al centro: molti sacchetti della indifferenziata finiscono, infatti, ai margini. Per questa ragione partirà subito il servizio di vigilanza, poiché non si può conferire altro di quanto previsto in quel giorno. L’assessore al ramo ha previsto una differenziata – assicura – anche nelle periferie. L’informazione la facciamo porta a porta, insieme ai vigili. Alla fine dei 15 giorni, vedremo come risponderà la periferia, poiché Il quantitativo d’indifferenziata resta invariato; ciò significa che il centro non esegue correttamente. Non dobbiamo superare quel limite che ci costringerebbe a conferire all’estero”.
    A tarda notte il regolamento per l’Ispettore ambientale viene approvato con maggioranza risicata. Amareggiato Carianni, che avrebbe voluto maggiore condivisione.

  • FLORIDIA. DOMATO L’INCENDIO DEL CANNETO. SOSPESI I VOLI DEGLI ELICOTTERI.

    FLORIDIA. DOMATO L’INCENDIO DEL CANNETO. SOSPESI I VOLI DEGLI ELICOTTERI.

    Resta solo fumo e cenere, appena interrotto da rare chiazze di verde, nel “Vallone” che collega i due versanti sud della città: dal ponte di via Roma, fino alle case di zona S. Lucia. La storia si ripete, puntualmente, ogni anno. Sul ponte ancora , incessante, l’azione del Corpo Forestale, che con i suoi uomini, spegne i focolai residui, sull’ampio territorio. La stanchezza degli operatori è percepibile e a loro va il plauso per aver arginato le fiamme. In fumo non va solo il canneto, ma un ecosistema mediterraneo di rilievo per la città.

    Riescono a farcela i pochi alberi d’arancio rimasti lungo la valle. “No comment” degli operatori sulle cause del rogo. gli abitanti di entrambe le sponde lamentano la forte puzza derivante dalla combustione che ha reso affannosa la respirazione durante la rovente giornata. Tutti gli interpellati hanno invocato prevenzione: ma di prevenzione non c’è traccia, né qui, né né altrove, salvo rare eccezioni.

  • CARLENTINI(SR). MORTO IL PIANISTA JAZZ DAL TOCCO GENTILE. FONDO’ I TEDRANURA INSIEME A SEBY MANGIAMELI

    CARLENTINI(SR). MORTO IL PIANISTA JAZZ DAL TOCCO GENTILE. FONDO’ I TEDRANURA INSIEME A SEBY MANGIAMELI

    È volata via una nota fra le più belle del firmamento della musica siciliana e non. Piergiorgio Monaco aveva circumnavigato in lungo e in largo lo Stivale per proporsi e proporre la sua idea, il suo sogno: c’è riuscito. Ha lasciato un messaggio indelebile – ha commentato, a voce rotta, il cugino e collega Seby Mangiameli – producendo il miglior jazz possibile”. Le lunghe notti passate in auto insieme ai Tedranura, al fratello Marco, noto per le sue partecipazioni televisive a Domenica In, scandita dalla sua batteria, non possono essere dimenticate. Un sodalizio artistico che non si è mai spezzato, insieme a nomi del calibro di Filippo Di Pietro, interrotto solo da una breve parentesi, riaperta a Floridia, dove I Tedranura hanno sciorinato uno dei migliori sound mai ascoltati per bilanciamento, ritmica e significato culturale. “I sorrisi, le zingarate, gli scherzi fra noi – ricorda Seby – spezzavano quella riservatezza che egli era solito usare con tutti: il rispetto, l’empatia, la capacità di comprendere le cose, le persone, fino in fondo erano e rimangono una sua dote ineguagliabile”. Con i Tedranura vinse un po’ dappertutto in Sicilia, per poi approdare, nel 95, alla finale nazionale Rai di Castrocaro. Si fece notare subito per la raffinatezza del tocco, per la plasticità dei movimenti, per la sincronia col suo pubblico. Un uomo che si teneva lontano dall’indifferenza, in nome di un animo nobile e attento alle cose vere. “Ci lascia il suo lavoro, “Landed”. Un Cd Jazz di rara intensità tecnica ed emozionale a testimonianza di ciò che era in grado di creare”. La voglia di fare, infatti, malgrado la malattia non gli era mai venuta meno: sempre pronto a incoraggiare gli altri, il suo arpeggio, i suoi fraseggi, sono la proiezione del suo stile. Già. Un uomo elegante, non poteva non essere che un pianista raffinato. Lascia la sua consorte, i suoi figli, tutti coloro che ha amato e da cui è stato riamato. “Ci siamo sentiti una ventina di giorni fa – ci racconta Seby – e non ha voluto parlar di sé. Mi ha detto solo: “Macina, fratello, vai avanti”. Ci restano musiche, suoni, ricordi, fotografie: una, in particolare, mentre sorride alla guida, accanto a Seby. Perché il suo viaggio non è finito, forse solo sospeso, a metà strada fra il mare e l’infinito Cielo dei suoi 88 tasti, dove il tempo e la fretta non albergano.
    La redazione si associa al lutto della famiglia e della sua città.

    (Un ringraziamento a Seby Mangiameli, che il particolare momento ha cancellato il suo concerto romano)

  • FLORIDIA. “IN PENSIONE, MA RESTO AMICO DI TUTTI”. ALFREDO BORDONARO, PERSONAGGIO CITTADINO, SI GODE IL MERITATO RIPOSO.

    FLORIDIA. “IN PENSIONE, MA RESTO AMICO DI TUTTI”. ALFREDO BORDONARO, PERSONAGGIO CITTADINO, SI GODE IL MERITATO RIPOSO.

    Dopo aver seguito centinaia di giovanissimi, dalla sua posizione di bidello, ed averne condiviso gioie e dolori, la scuola gli rende il giusto tributo all’ultimo suono di campanella
    C’è un clima di gioia al “Volta”, diretto dal preside, Renato Santoro, che ha sottolineato, pur essendo a Floridia da pochi anni, il profilo umano di Alfredo: “Ha avuto un ruolo e lo avrà anche dopo questo meritato momento” ha commentato. Ma a raccogliere un’intera vita di emozioni, colori, quotidianità, è stata l’infaticabile Marilena Gissara: “Dopo 37 anni di servizio, Alfredo suona l’ultima campanella: una persona capace di farsi amare da tutti.

    FOTO 2minuti – Alfredo Bordonaro il giorno del pensionamento – Istituto Volta Floridia 1 Luglio 2018

    Ci mancherà, è stato un punto di riferimento per la sua disponibilità – ha detto – gli auguro di recuperare il tempo dedicato alla scuola. Buona vita”. Commosso il noto personaggio, non è riuscito a pronunciare il discorso che avrebbe voluto tenere davanti alle autorità (la Tenenza, i Vigili, ed altre presenze istituzionali, oltre alla famiglia Gaetano Indomenico e signora). Ha reso grazie ad Enzo Amenta perché, da lavoratore onesto, gli ha “pagato i contributi necessari al pensionamento”. Piccole, grandi cose. Cose semplici e belle, impregnate dell’umiltà del lavoro di tutti i giorni e dell’amicizia vera, quella sul campo del fare. La festa è stata coronata dalla danza della Olympus, delle sorelle De Caro, e di Barbara Maffei. Alfredo da domani sarà di nuovo in sella alla sua amata bici, continuando a incoraggiare tutti.

  • FLORIDIA. “LA FESTA DELLA MADONNINA DI FATIMA, UN’OCCASIONE CHE CONFERMA L’UNITÀ DEL QUARTIERE SANTUZZO”

    FLORIDIA. “LA FESTA DELLA MADONNINA DI FATIMA, UN’OCCASIONE CHE CONFERMA L’UNITÀ DEL QUARTIERE SANTUZZO”

    Pippo Sortino, storico presidente dell’associazione Madonnina di Fatima Floridia, mette in rilievo l’impegno di tutti, soprattutto delle donne, nel giorno della prima infiorata del quartiere, che si estende fino a piazza Romita.

    È una celebrazione autogestita, che rimanda al condiviso senso di solidarietà. La voglia di aiutarsi reciprocamente nelle necessità. Sortino accenna al difficile momento sociale. “La disoccupazione è sotto gli occhi di tutti, ma cerchiamo di rendere l’evento sempre più carico di significati, e sempre più coinvolgente”. L’evento è autogestito e questo rafforza l’identità di una periferia importante per la città.

  • FLORIDIA. AMMICCANTI, RAPIDE NELL’INTESA, SMALIZIATE DA ANNI DI CONDIVISIONE CANORA, I “NUN CI SEMU ‘CA TESTA” FANNO IL PIENONE AL CENTRO SERVIZI.

    FLORIDIA. AMMICCANTI, RAPIDE NELL’INTESA, SMALIZIATE DA ANNI DI CONDIVISIONE CANORA, I “NUN CI SEMU ‘CA TESTA” FANNO IL PIENONE AL CENTRO SERVIZI.

    La colpa di tutto questo successo, probabilmente, è della vulcanica Nella Caruso. Maestro, pianista, conduce il coro fin dal 2013 circa, col suo carattere ha plasmato il “non starci di testa” per divertirsi e portare allegria dovunque : dai teatri (com’è già successo ad Avola, ma non solo), la sua abilità sta nell’aver introdotto la teatralizzazione dei testi. Unico gruppo nel territorio a fare un mixing di ritmiche e parlati, sussurrati, recite di un repertorio consolidato eppure in evoluzione : dagli anni ’30 a oggi, secondo il loro umore. Felpato, quasi felino, l’ apporto di Peppe Muccio alle keyboards, stavolta coadiuvato dai percussionisti.

    Guarda il servizio video di 2minuti

    Da “è scabroso le donne studiar”, sincopando, a “Rosalina”, è questo zigzagare che ti sorprende sempre. Di fatto, un fenomeno espressivo che sa rinnovarsi senza… testa. Apparentemente. Le parrucche colorate? Fanno parte del prendersi e prendere in giro, sminuendo la seriosa mimica istituzionale della quotidianità . Ognuno indossa la sua maschera: e forse è davvero il suo abito. Questo il messaggio. In ognuna di loro c’è una “gatta a un passo dal cielo blu”, pronta a un irriverente contrappunto. Ma a una sola voce: pianissimo, fortissimo, lento, e ancora andante con verve. Un team sempre più in diesis. “Masaniello è crisciuto” chiosano nel catartico finale, a confermare la loro pazzia…e “lo Stato non le deve condannare”. Chapeau