17 Maggio 2025

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  • FLORIDIA. “STOP AI RIFIUTI: LA PAZIENZA E’ FINITA, D’ORA IN POI, TOLLERANZA ZERO”

    FLORIDIA. “STOP AI RIFIUTI: LA PAZIENZA E’ FINITA, D’ORA IN POI, TOLLERANZA ZERO”

    Dopo svariati appelli sui social, il sindaco di Floridia, Marco Carianni, accelera nella sua azione tecnica contro l’abbandono dei rifiuti. “Non avremo più alcuna tolleranza nei confronti di chi prosegue nell’abbandono delle immondizie”. Un plauso era dovuto alla Polizia Municipale, e così è stato: L’azione preventiva si era estesa anche ai territori viciniori, con grande dispendio di energie. “Nel mese di gennaio 2025 – prosegue Carianni – in seguito ai controlli svolti sul territorio dagli agenti della Polizia Municipale, sono stati denunciati penalmente cinque soggetti proprio per l’abbandono di rifiuti.

    “I trasgressori sanzionati – approfondisce –   sono stati individuati grazie ai dispositivi di videosorveglianza dell’Amministrazione ed obbligati anche alla rimozione dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi”.  Adesso l’ulteriore stretta: “La lotta all’abbandono dei rifiuti – dice il sindaco – deve riguardare tutti i cittadini. I positivi risultati sono il frutto del lavoro della comandante della Polizia Municipale e di tutti gli agenti. Il decoro e la pulizia della città di Floridia dipendono da tutti noi e per questo occorre rispettare le regole, sensibilizzando tutti. Non siamo più disposti a tollerare determinati comportamenti nocivi sia per i residenti delle zone interessate, sia per l’ambiente”. Quindi la chiosa: “Solo se lavoreremo in modo unitario potremo davvero crescere come comunità”.

    R. R.

  • Mi piace il tuo QR-code

    Mi piace il tuo QR-code

    RIFLESSIONI ALLA RINFUSA SULLA QUOTIDIANITA”

    Siamo un Qr-code verde, leggermente elettrico. Il nostro nome “mai nessun saprà”: è proibito pronunciarlo. Molto meglio scansionarlo con passione, strofinandoci i chip più matti. E d’altronde, dimmi, senza quel quadratino sul braccio, meraviglioso dei suoi milioni di punti neri, tu, realmente, chi saresti? Io non potrei riconoscerti e, quindi, non uscirei con te. Oh, guarda, piuttosto vado su una dating-app (fa figo usare parole straniere dappertutto: per i boomers, significa “applicazione per appuntamenti), dove almeno c’è un codice. Sì, con un codice so chi tu realmente sia, quali perversioni hai, le tue medicine, i tuoi tic. Non mi serve abbracciarti o respirarti. Un tempo, forse. Ma oggi è pericoloso dar scandalo: è come andare sotto la pioggia e beccarsi un’influenza fuorilegge. O come stare al Sole a pelle nuda, su una spiaggia lattiginosa. Allora che fai, ti aspetto? Prendi l’auto per venire da me, ché sto uscendo per una ricarica: fermati alla prima colonnina, quella artificiale. Spero di non incendiarmi nell’attesa del tuo download. Al limite, ci facciamo un refresh virtuale nel green del mio conto in red.

  • FLORIDIA. LA “Passio” DI LANGLOIS “UN TESTO DURO, INTENSO VERO”

    FLORIDIA. LA “Passio” DI LANGLOIS “UN TESTO DURO, INTENSO VERO”

    disse il compianto Sebastiano Lo Monaco, durante l’indimenticabile “Bella Passione” portata in scena nel 2017

    Sulle note di Antonio Granata, riecheggia ancora, una serata memorabile ricreata dallo scritto del misticoLanglois, il prete che non si spaventava di una penna.
    “Rompi il tuo silenzio, dimmi chi sei”. L’incipit della possente voce di Sebastiano scuote ancora le coscienze. Recitò Langlois, il Cileno che non aveva mezzi termini nella cronaca. “Dici di avere la verità, ma che cos’è la verità? Il silenzio, la verità è lui? Nessuno ha mai parlato così. La verità? Basta con la metafisica! Basta con la mistica! Io non sono un mistico greco, non sono un poeta, sono un politico! Per questo faccio il procuratore in questo paese”. Il Sagrato di Sant’Anna si scosse. Non era aduso a testi così rivoluzionari. Il nostro grande attore, sì, da gran ricercatore qual era, qual è, ci lascia in eredità quelle vibrazioni tristemente attuali mentre soffiano, prepotenti, venti di odio, di vendetta, di sopraffazione. 

    Guarda il video di 2minuti del 13-04-2017

    “Quest’uomo è innocente – recitò commosso – ma non sa cavarsela”. L’uomo innocente, ancora lui. “Io non trovo in costui alcuna sovversione perché dovrei crocifiggerlo?”. Tentò di contrastare i ripetuti “Crocifiggilo!” della folla”. Eppure, “il suo Verbo si fece carne, carne della carneficina di Aushwitz, carne ebrea all’ingrosso, carne delle scuole elementari, carne convertibile in grasso, convertibile in silenzio degli arcipelaghi, carne della follia delle “Folies Bergère”, carne dei suicidi sui fiumi, carne dei feti abortiti per la cosmetica, carne di Gesù che muore, carne della ingegneria genetica, carne dell’infermità mentale, carne delle radiazioni atomiche, per l’immensità di Dio”.

    Il largo, mesto, vibrare dell’orchestra diretta dal Maestro AntonioGranata, incornicia una serata che oltrepassa il tempo. “La via crucis – canta, recitando – ha una lunghezza esatta di 500 metri. I più lunghi della Creazione. La teoria della relatività ammutolisce di fronte a questa distanza. La croce ha un peso esatto di 70 chili. Questi 70 chili sono i più pesanti dell’Universo, che gravita intorno a questa croce: la forza con cui Gesù la abbracciò, non è esprimibile. Un lavoro cosmico non misurabile”. 

    Il tempo è relativo, perché quell’ascesa continua, pur se fra mille venti di fuoco. E il grande attore, si fermò, insieme allo scrivente, al maestro, esausti, dopo la serata, sotto l’arco della Chiesa e disse: “Io non so, spero, cerco, ma è troppo grande tutto questo”. Parole che serbiamo nel nostro cuore, afferrando la speranza, la ricerca, la grandezza dell’Uomo. E riflettemmo su queste parole dello scrittore cileno: “L’essere umano”, ha la dolorosa capacità di vivere senza interrogarsi sul senso della vita, e può trascorrere anni in quello stato di vuoto. Ma quando il dolore irrompe nella tua vita, allora diventa difficile sfuggire alla grande domanda sul significato del dolore. Perché non è degno dell’uomo soffrire come bestie, cioè con ruggiti e senza domande.” Il resto è ancora da scrivere. Le musiche della “Bella Passione” sono dell’amico Antonio Granata, anima della rappresentazione portata in giro per l’Italia. “Sebastiano manca, se n’è andato troppo presto – dice oggi Granata – è l’unico Pirandello che avevamo qui”.

  • FLORIDIA. MASSARO E SCARPATO PRESENTANO “DIDUE BELL’ANIME”

    FLORIDIA. MASSARO E   SCARPATO PRESENTANO “DIDUE BELL’ANIME”

    𝐴𝑙𝑙’𝐴𝑣𝑖𝑠 𝑑𝑖 𝐹𝑙𝑜𝑟𝑖𝑑𝑖𝑎 𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑐𝑎𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜 𝑐𝑜𝑙 𝑟𝑒𝑝𝑒𝑟𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑀𝑎𝑢𝑟𝑜 𝐺𝑖𝑢𝑙𝑖𝑎𝑛𝑖. 𝐶𝑜𝑛 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑑’𝑎𝑙𝑡𝑜 𝑙𝑖𝑣𝑒𝑙𝑙𝑜, ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎, 𝑒𝑙𝑒𝑔𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑣𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀. 𝐿𝑎 𝑣𝑜𝑐𝑒 𝑓𝑙𝑎𝑢𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑜𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑆𝑐𝑎𝑟𝑝𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒, 𝑎𝑟𝑟𝑎𝑚𝑝𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜𝑠𝑖 𝑠𝑢 𝑣𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑖𝑡𝑎̀ 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑝𝑟𝑒𝑡𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎.

    GUARDA IL VIDEO di 2minuti ⤴️

    𝐴𝑐𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑚𝑎𝑒𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑀𝑎𝑠𝑠𝑎𝑟𝑜 𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑙𝑖𝑟𝑎- 𝑐ℎ𝑖𝑡𝑎𝑟𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙’800, 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑙𝑖𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑜. 𝐿𝑎 𝑟𝑎𝑓𝑓𝑖𝑛𝑎𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑒𝑠𝑒𝑐𝑢𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑐ℎ𝑖𝑡𝑎𝑟𝑟𝑖𝑠𝑡𝑎 ℎ𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑚𝑖𝑐𝑟𝑜𝑠𝑓𝑢𝑚𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑟𝑖𝑡𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑚𝑒𝑙𝑜𝑑𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎𝑟𝑖𝑒 𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑖𝑛𝑣𝑜𝑙𝑔𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑒𝑚𝑜𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑢𝑑𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜. 𝐸𝑛𝑡𝑟𝑎𝑚𝑏𝑖 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑣𝑖𝑏𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑖𝑚𝑚𝑜𝑟𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑜𝑣𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒𝑟𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒, 𝑜𝑟𝑚𝑎𝑖 𝑎𝑣𝑣𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑎 𝑢𝑛 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜𝑟𝑜 “𝑢𝑠𝑎 𝑒 𝑔𝑒𝑡𝑡𝑎”. 𝐸 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑓𝑎 𝑏𝑒𝑛 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑒𝑑𝑢𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑑𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑎𝑖𝑛𝑠𝑡𝑟𝑒𝑎𝑚. 𝐿’𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑀𝑎𝑢𝑟𝑜 𝐺𝑖𝑢𝑙𝑖𝑎𝑛𝑖 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎 𝑟𝑖𝑓𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑃𝑎𝑒𝑠𝑒, 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑎 𝑜𝑠𝑝𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑒 𝑑’𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑎𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜, 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑛𝑔𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑑𝑜 𝑟𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎, 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎, 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎.

  • FLORIDIA. MANUELA INFALLETTA INCANTA ANCORA

    FLORIDIA. MANUELA INFALLETTA INCANTA ANCORA

    𝐼𝑙 𝐷𝑢𝑜 𝐼𝑛𝑓𝑎𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑎-𝐷𝑟𝑎𝑔𝑜 𝑒 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒 (𝑣𝑖𝑜𝑙𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑒) 𝑎𝑚𝑚𝑎𝑙𝑖𝑎 𝑙𝑒 𝑛𝑎𝑣𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑆𝑎𝑛 𝐵𝑎𝑟𝑡𝑜𝑙𝑜𝑚𝑒𝑜. 𝐸̀ 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎: 𝑐’𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑟𝑖𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑠𝑢𝑏𝑙𝑖𝑚𝑒. 𝐼𝑙 𝑚𝑒𝑡𝑟𝑜𝑛𝑜𝑚𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎 𝑠𝑐𝑎𝑛𝑑𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑇𝑜𝑠𝑐𝑎, 𝑁𝑜𝑟𝑚𝑎, 𝑃𝑎𝑛𝑖𝑠 𝐴𝑛𝑔𝑒𝑙𝑖𝑐𝑢𝑠, 𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑒𝑝𝑒𝑟𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑒𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑖𝑟𝑖𝑐𝑎 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑎𝑐𝑟𝑎. 𝐿’𝑜𝑠𝑝𝑖𝑡𝑒, 𝐷𝑜𝑛 𝐴𝑙𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑑𝑟𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑟𝑒𝑡𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜: 𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑣’𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑡𝑖𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑎𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑓𝑖𝑙𝑜𝑠𝑜𝑓𝑖𝑐𝑜-𝑟𝑒𝑙𝑖𝑔𝑖𝑜𝑠𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑖 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑝𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑜𝑔𝑛𝑢𝑛𝑜. 𝐿𝑎 “𝑉𝑜𝑐𝑒” 𝑒̀ 𝑙𝑒𝑖: 𝑀𝑎𝑛𝑢𝑒𝑙𝑎 𝐼𝑛𝑓𝑎𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑎, 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎 𝑒 𝑐𝑎𝑝𝑎𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑎𝑟𝑖𝑎. 𝑇𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑟𝑣𝑖𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑎 𝑓𝑎𝑟 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑟𝑒 𝑖 𝑏𝑟𝑖𝑣𝑖𝑑𝑖 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑐ℎ𝑖𝑒𝑛𝑎. 𝐸̀ 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑐𝑎𝑝𝑎𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑒𝑠𝑡𝑟𝑒𝑚𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑒 𝑟𝑎𝑝𝑖𝑑𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜.

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    𝐿𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎-𝐷𝑟𝑎𝑔𝑜 𝑠𝑓𝑜𝑑𝑒𝑟𝑎 𝑢𝑛 𝐷𝑛𝑎 𝑚𝑖𝑟𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒: 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑡𝑜 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑜 𝐷𝑟𝑎𝑔𝑜, 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑖𝑠𝑡𝑎, ℎ𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑢𝑒 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑣𝑖𝑜𝑙𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑒. 𝐸 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎 𝑖𝑛 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎, 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑖𝑣𝑒𝑙𝑙𝑖, 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑑𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖. 𝐼𝑙 𝑚𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑠𝑎𝑝𝑢𝑡𝑜 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑣𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑢𝑙𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝐶𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 “𝐺𝑖𝑢𝑠𝑒𝑝𝑝𝑒 𝐼𝑒𝑟𝑛𝑎”. 𝐼𝑛𝑠𝑡𝑎𝑛𝑐𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑎𝑔𝑜𝑛𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑙𝑢𝑚𝑖𝑛𝑜𝑠𝑜. 𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑑𝑖 𝑙𝑢𝑐𝑜𝑟𝑒 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎: 𝑑𝑎𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑐𝑎𝑣𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎, 𝐿𝑎 𝑁𝑜𝑟𝑚𝑎, 𝑎𝑖 𝑝𝑒𝑧𝑧𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑖𝑛𝑡𝑟𝑜𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑜𝑛𝑑𝑖, 𝑛𝑜𝑛 𝑐’𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝑠ℎ𝑖𝑓𝑡: 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎, 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒, 𝑝𝑒𝑛𝑒𝑡𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒. 𝑀𝑎𝑛𝑢𝑒𝑙𝑎 ℎ𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑒𝑔𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑒𝑧𝑧𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑖, 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑡𝑒 𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑’𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑝𝑟𝑒𝑡𝑒: 𝑐𝑖 ℎ𝑎 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑓𝑎 𝑑𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒. 𝐸, 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑒, 𝑖𝑙 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑒 𝑑𝑖 “𝑀𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛”, 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝐹𝑙𝑜𝑟𝑖𝑑𝑖𝑎, 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑢𝑛’𝑒𝑙𝑒𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.
    𝐶ℎ𝑎𝑝𝑒𝑎𝑢

  • FLORIDIA. GLI INSUPERABILI INTRAPRENDONO IL CAMMINO EUROPEO

    FLORIDIA. GLI INSUPERABILI INTRAPRENDONO IL CAMMINO EUROPEO

    Protagonisti sono loro, allievi del Liceo, che non rinunciano alla loro invincibilità. Daranno filo da torcere a tutti, amministrazione compresa, che sfideranno domenica. I coach sono veri motivatori. È palpabile la loro empatia e forza nell’ avere impresso schemi , disciplina, ma soprattutto fiducia in se stessi. Donare appartiene alla crescita, ed è un’azione condivisa: il resto non conta. Conta solo gettare il cuore oltre gli ostacoli.

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    Unicità, fiducia, conoscenza, rispetto, equilibrio, adattamento e motivazione.
    Sono i valori che caratterizzano il metodo, la mission, l’organizzazione degli Insuperabili, una base solida da cui partire, per mettersi in gioco, per crescere insieme.
    Un ringraziamento ed un plauso va al nostro Presidente, dott. Davide Leonardi, al top management e ai nostri supervisori, certi che progettualità, passione, competenza, possono fare la differenza per incrementare e migliorare gli spazi e le opportunità di inclusione.
    Ché alla fine, tutti. vogliamo essere inclusi.

  • FLORIDIA. GIOCARE DA “INSUPERABILI”

    FLORIDIA. GIOCARE DA “INSUPERABILI”

    Domani mattina alle 11 la presentazione degli aatleti Insuperabilii al Liceo “Da Vinci”
    Si prepara la conferenza per domani al Liceo Scientifico “Da Vinci”: l’occasione sarà importante per presentare gi atleti e la squadra, oltre agli organizzatori della trasferta. Un sogno, dicevamo, iniziato diversi anni fa, quando il nostro Antonio muoveva i primi passi, professionalmente, con anima e cuore, impegnandosi oltremodo per la normalità diversa. “Motivazione, partecipazione e inclusione” non sono più parole vuote – afferma perché lo sport è di tutti e bisogna viverlo insieme”.

    Locandina Evento – Insuperabili

    La conferenza sarà introdotta dal dirigente scolastico, professor Marcello Pisani e del vicesindaco Marieve Paparella e dell’’assessore alle polit. A presentare il momento saranno il coach, Paolo Accardo, Anna Gallo, Antonio Bellomo. E interverranno gli atleti Giuseppe Auteri, Peter Caramma, Federico Catanzaro, Francesco Garro, Carmelo Licata, Alessio Pacini, Francesco Pignato, Antonino Pavano e Giovanni Sarta. Chiuderà la carrellata degli interventi, Antonio D’Acquino, referente della sede floridiana degli “Insuperabili” di Floridia

  • SIRACUSA. PROMUOVERE ONLUS SPIEGA COME PREVENIRE IL TUMORE OLISTICAMENTE

    SIRACUSA. PROMUOVERE ONLUS SPIEGA COME PREVENIRE IL TUMORE OLISTICAMENTE

    “Dobbiamo ragionare come una cellula”. Da questo assunto olistico, cioè integrale alla persona intesa nelle sue componenti di mente anima e fisico, fin nei più remoti dettagli intercellulari, l’oncologo Paolo Tralongo traccia da anni una nuova via “rivoluzionaria”.

    GUARDA LO SPOT ⤴️ DELL”EVENTO A CURA DI PROMUOVERE ONLUS
    REALIZZAZIONE 2minuti

    La malattia del secolo, com’era chiamata, si tratta con un sistema medico fatto – sì – di protocolli: che non escludono, però, l’autosservazione, la ricerca della felicità, l’amore per le piccole grandi cose. Perché è quello che non si deve dimenticare in situazioni fisiche difficili. Adesso, per rendere ancora più fruibile il nuovo modo di relazionarsi con la malattia, sono previste attività di sicuro interesse dell’associazione “Promuovere Onlus”, domenica 21 maggio (giornata nazionale del malato oncologico), all’Ippodromo del Mediterraneo; il team mostrerà quelle buone pratiche da seguire per prevenire e affrontare un cammino difficile, risolvendolo. Il programma, come dice la Presidente di “Promuovere”, Maria Vasile, si articolerà in attività pratiche quali: la walkness, cioè la camminata veloce, lo yoga, la mindfulness. Si parlerà della correlazione fra le malattie oncologiche, nutrizione e fumo (Promuovere Academy) in mezzo a un mercatino della frutta biologica e del miele: un necessario richiamo al territorio. Sono solo alcune delle attività che – messe insieme – rendono prezioso l’apporto della associazione e del team medicale per affrontare questo percorso. Inoltre, saranno condotte attività di screening con le attrezzature a disposizione.

  • GRAZIE AI LETTORI DI 2minuti

    GRAZIE AI LETTORI DI 2minuti
    Foto 2minuti notizie

    Un particolare ringraziamento agli utenti di 2minuti, che, solo negli ultimi tre servizi, ha totalizzato quasi 10000 visualizzazioni effettive, senza considerare gli altri insights della pagina con numeri più alti. La scelta redazionale di far perno solo sulla qualità degli eventi è premiante per tutti. Continuiamo un lavoro di artigiani della scrittura, della composizione video, del miglioramento costante nei particolari. Pur piccoli, i numeri continuano a darci ragione: le veline non hanno mai fatto per noi. Prepariamo dei cambiamenti ulteriori perché la creatività e l’impegno serio non possano essere più limitati da una gabbia facebookiana sempre più stretta, ma, almeno per ora, inevitabile.

  • FERLA. A FERLA MAI VISTO UN FIUME DI GENTE COSÍ FORTE

    FERLA. A FERLA MAI VISTO UN FIUME DI GENTE COSÍ FORTE

    Fra i fuochi e i canti risorge la speranza. Una centenaria tradizione raccoglie i continenti per un evento mai spento, mai domo dai divieti. E la fede popolare , accompagnando il Cristo risorto verso l’alto, chiede pace.

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    Un momento sensibile, che giunga ai potenti, a quelli che credono di non dover mai pagare. Ed è notte di luce e campane nel borgo di Ferla, magico e intriso di sincera fede.

  • CATANIA. “STAVA LA MADRE”, DI PERGOLESI, ATTUALE PIÙ CHE MAI IN QUESTI MOMENTI

    CATANIA. “STAVA LA MADRE”, DI PERGOLESI, ATTUALE PIÙ CHE MAI IN QUESTI MOMENTI

    La “Passio” della Madre, incastonata dall’iconica mezzosoprano, Giada Scarpato. Insieme all’Orchestra amatoriale “Vincenzo Scontrino”, e alla collega Alice Antichi, ha sviluppato delle tessiture intrise di dolore e tensione vibrazionale di elevato spessore. La cura del suono da parte di tutti, le elevazioni necessarie a incorniciare il momento topico della Settimana Santa, hanno completato quelle armonie che sgorgano da un forte impegno stilistico, tecnico, animico.

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    Pergolesi non lo si scopre solo in queste occasioni: la sua attualità è indiscutibile. Per essere letto occorre grazia, slancio emotivo, metrica adeguata.
    E la Scarpato, col suo diaframma, ha fatto rivivere quelle partiture in modo lucente e privo di sbavature.
    “Di rilievo la forza espressiva del coro…Coro Tempus Jucundum”.

  • PEDARA. I RAGAZZI DI AGATINO SCUDERI SFIDANO IL PALCO

    PEDARA. I RAGAZZI DI AGATINO SCUDERI SFIDANO IL PALCO

    Il tappeto armonico realizzato dalla “scuderia” Scuderi, come il chitarrista etneo ama definire scherzosamente i suoi allievi, incanta la sala concerti di Palazzo Pulvirenti. L’evento è importante perché consente a tutte le classi d’età di migliorarsi, affrontando con serenità il pubblico, migliorare le proprie abilità, autoregolare le proprie emozioni. Lo Scuderi-pensiero si poggia sui tre cardini “tesliani”: energia, forza e vibrazione. E, soprattutto, amore per la musica non per uno sterile titolo: perché di fronte all’infinito, ama ripetere, siamo nulla. Ma possiamo testimoniare che non la consumiamo come accade sui network popolari (che un tempo consentivano la fruizione di ogni genere musicale). “La facciamo rivivere attraverso le nostre corde, imparando a sviluppare il controllo del corpo, e il funzionamento dei due emisferi cerebrali”. I ragazzi del Conservatorio “Vincenzo Bellini” si sono dimostrati all’altezza del compito, rimanendo concentrati e abili nei più intrecciati tessuti armonici. Il finale della soirée, con la concertista Elena Pafumi, con la quale il maestro ha conquistato “l’arena” della Carnegie Hall, è stato scoppiettante e dalle dense sonorità: un tappeto armonico veloce, pulito, romanticamente intenso e proiettato verso confini dal lucore impressivo e coinvolgente.

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    Ciò che resta, è la bellezza e la bravura, lo sforzo e l’intelligenza emotiva di ragazzi che non stanno legati allo smartphone: hanno cose più importanti da fare. Usano il digitale per come esso dev’essere usato, senza lasciarsi travolgere da mode esibizionistiche proprie dei social globalizzanti. Ha aperto la chitarrista Giuliana Catania, col violoncellistico preludio 1 di Villa Lobos. Interpretazione delicata e sicura. Poi è stata la volta delle colleghe di corda, Federica Dimuni e della violinista Laura Nicolosi, col secondo movimento della seconda sonata in do maggiore per violino e chitarra di Ferdinand Rebay: tocchi e legature chiare, pulite, nitide. E di nitore si può parlare anche per il giovanissimo Samuel Vaccaro, che si è cimentato con eleganza sul “Canticum” di Brower. Delicata e introspettiva la chitarrista russa Dasha Obidina, e impeccabili nel trattare l’eleganza delle partiture, gli altri talenti esibitisi, come Antonio Greco, Giuliana Catania. Ragazzi da palco come scuola di vita e condivisione: certezze per una Musica trascurata dai media, ma sempre viva e lucente in chi nutre l’amore per la bellezza. Lo studio? Per il maestro è amaro, ma diventa dolce se affrontato con letizia d’animo e d’intenti.
    Chapeau
    *Sotto il patrocinio dell’Assessorato al Comune di Pedara

  • FLORIDIA. CARMELO CASTOBELLO, UNA VITA CANTANDO EMOZIONI

    FLORIDIA. CARMELO CASTOBELLO, UNA VITA CANTANDO EMOZIONI

    Carmelo Castobello sorprende sempre con la sua voce. Si arrampica col cuore, perché è col cuore che si canta, su declivi impervi. Canterebbe anche disteso, senza paura di volare nel vento.

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    Canta perché la musica è sempre stata nel suo DNA. E “The Voice” non ha limiti spaziali o temporali. Conosce l’armonia del pentagramma, realizzando le sue trasposizioni nelle chiavi che sanno aprire le anime.